sabato 2 giugno 2012

Il giorno del Signore – Sant’Agostino

Come sono diversi i miei giorni
da quelli del Signore!

I giorni «miei»,
perché io li ho fatti miei,
inebriato da una indipendenza temeraria,
che mi ha portato ad abbandonarlo,
e siccome lui è in ogni luogo,
potente, presente ovunque,
io ho meritato il carcere,
le tenebre dell’ignoranza
e ho ai piedi le catene della mortalità.

In questi giorni che sono i miei,
io ho alzato la mia voce:
«Fa’ uscire la mia anima dalla prigione».
E nel giorno della salvezza
che egli mi ha portato,
io ho ricevuto il suo aiuto.
Il gemito dei prigionieri incatenati
è arrivato fino a lui.

In questi giorni che erano i miei,
i dolori della morte mi hanno circondato,
i pericoli dell’inferno mi sono venuti incontro.
Essi non mi avrebbero incontrato
se io non fossi andato errante
lontano da te.
Ma essi mi hanno incontrato e afferrato;
io non li vedevo
perché la mia gioia erano le delizie del mondo.

(Sant’ Agostino)

Fonte:  Commento ai Salmi
Sant'Agostino nel suo studio
Giovanni di Corraduccio (1370-1440)
Cappella dell'Assunta,Museo di San Francesco, Montefalco (Perugia), Italy 
Sant'Agostino intento a scrivere allo scrittoio, affresco nella Cappella dell'Assunta nel Museo di San Francesco a Montefalco in provincia di Perugia. Agostino è stato qui ritratto come Dottore della Chiesa: è seduto su una specie di largo sgabello e con entrambe le mani armeggia con uno stilo per scrivere sopra un libro. Lo scrittoio è semplice e modesto: un banco dove appoggiare i libri e una spalla dove accatastare qualche volume da consultare.

"Qualunque cosa, diversa da sé, pensi l'uomo, un oggetto che è stato fabbricato non sarà mai simile a colui che lo ha fatto ... Dio è ineffabile, più facilmente diciamo ciò che non è, anziché ciò che è. Pensi alla terra:
Dio non è questo!
Pensi al mare: Dio non è questo!
Pensi a tutte le cose che sono sulla terra, agli uomini e agli animali: Dio non è questo!
A tutte le cose che sono in mare o che volano in aria: Dio non è questo!
A ciò che splende nel cielo, le stelle, il sole, la luna: Dio non è questo!
Pensi al cielo: Dio non è questo!
Pensi agli angeli, alle virtù, alle potestà, agli arcangeli, ai troni, alle sedi, alle dominazioni: Dio non è questo!
E che cosa è? Questo solo ho potuto dire: ciò che non è. Mi chiedi che cosa è?
Ciò che occhio non ha visto, né orecchio ha udito, né è penetrato nel cuore dell'uomo. Come pretendi che salga sulla lingua ciò che non è entrato nel cuore?"
Sant’Agostino, Esposizione sui Salmi, 85, 8-12


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