mercoledì 10 giugno 2015

Io e la mia donna - Rabindranath Tagore -

Io e la mia donna
giochiamo questa notte
al gioco della morte.
La notte ci circonda scura,
le nuvole in cielo sono
capricciose, le onde
infuriano nel mare.
Abbiamo lasciato il nostro
letto di sogni,
abbiamo spalancato la porta
e siamo usciti,
io e la mia sposa.
Ci mettiamo sull’altalena,
il vento tempestoso
ci spinge.
La mia donna si alza
con gioia e timore,
si stringe al mio petto e trema.
Per lungo tempo l’ho
servita teneramente.
Le feci un letto di fiori
e chiusi le porte
per tener lontano dai suoi
occhi la luce troppo forte.
La baciai dolcemente sulle labbra,
mormorando gentile
al suo orecchio, finché quasi
sveniva dal languore.
Lei si perdeva in una nuvola d’infinita dolcezza
non rispondeva alle mie carezze,
i miei canti
non riuscivano a scuoterla.
Questa notte è giunto dalla foresta
il grido della tempesta.
La mia sposa si è alzata tremante, mi ha preso
la mano ed è uscita.
I suoi capelli sono sciolti al vento, il suo velo s’agita,
la ghirlanda di fiori ondeggia
 sul suo petto!
Il soffio della morte
l’ha tuffata nella vita.
Siamo faccia a faccia, cuore
a cuore, io e la mia donna.

- Rabindranath Tagore -
da: "Il Giardiniere"






Questo, solo questo voglio fare,
in questi limpidi giorni di primavera:
sdraiarmi sull’erba a occhi chiusi;
stare alla finestra,
guardare fuori 
ma vedere solo dentro il mio cuore.
E sognare,
sognare la magia del tuo arrivo.
Perché arriverai, vero?

- Rabindranath Tagore - 




"Se non parli riempirò il mio cuore del tuo silenzio
e lo custodirò in me.
E con calma aspetterò,
come la notte nella sua veglia stellata,
il capo pazientemente abbandonato.
Verrà senza dubbio il mattino e l'ombra svanirà.
E la tua voce si diffonderà 
per tutto il cielo in rivoli d'oro.
E le tue parole voleranno 
cantando da ognuno dei miei nidi.
E le tue melodie sbocceranno 
come fiori tra i miei sparsi cespugli "

- Rabindranath Tagore -



Buona giornata a tutti. :-)







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