domenica 1 maggio 2016

La preghiera dell'essere - Card. Carlo Maria Martini

È necessario avere della preghiera una visione ampia, totale e inesauribile: la preghiera è una realtà di cui nessun uomo ha scrutato i confini; è un' esperienza di cui nessun uomo ha varcato le ultime soglie. 
Siamo sempre in cammino, e più si va avanti più si scoprono orizzonti, più si cammina e più si avanza.
La preghiera, infatti, è essenzialmente un mistero e, come tale, viene da Dio creatore
 del cielo e della terra. 

Così ci spiega la bellissima esclamazione di sant'Agostino: «Ci hai fatti per te, o Dio, e il nostro cuore non ha pace finché non riposa in te».
Da quando l'uomo è apparso sulla terra è incominciata la storia della preghiera; uomini e donne di diverse religioni si sono rivolti e si rivolgono in preghiera all'Essere supremo a cui danno nomi diversi. La preghiera è la risposta immediata che sale dal cuore della persona umana quando si mette di fronte alla verità dell' essere.
Questo può avvenire in molti modi. Per qualcuno può essere un paesaggio di montagna, un momento di solitudine nel bosco, l'ascolto di una musica che fa dimenticare la realtà che ci circonda, che ci libera dalla schiavitù delle invadenze quotidiane, dalle cose che ci sollecitano continuamente; allora facciamo un respiro un po' più ampio del solito, avvertiamo qualcosa di indefinibile che ci muove dentro, ci sentiamo pienamente noi stessi e, quasi istintivamente, eleviamo una preghiera: Grazie, mio Dio.
Ciascuno di noi, penso, ha sperimentato nella propria vita l'uno o l'altro di questi momenti. Forse in una serie di circostanze felici si è trovato a esprimere il ringraziamento a Dio traendolo dal fondo del proprio essere: è la preghiera naturale, la preghiera dell'essere.
Ogni nostra educazione alla preghiera parte quindi da un semplicissimo principio: l'uomo che vive a fondo l'autenticità del suo esistere, prova spontaneamente l'esigenza di esprimersi attraverso delle parole, mute o pronunciate, rivolgendosi a Colui che l'ha creato. Sta a noi cercare di favorire quelle condizioni che ci mettono in stato di autenticità, di cercare dentro di noi la voce misteriosa di Dio per ascoltarla e risponderle, di ravvivare il senso di gratitudine per il dono della vita, della creazione, di quanto di bello e di buono esiste nel mondo.
Non sarebbe giusto trascurare l'educazione alla preghiera dell'essere, perché questa ci aiuta a comprendere che la preghiera è una realtà misteriosa, ma facilissima, che nasce «dalla bocca e dal cuore dei lattanti» (cfr. Salmo 8,3), che sgorga quando la persona - il bambino, l'adolescente, il giovane, l'adulto, l'anziano - si pone di fronte a sé in condizioni di distensione, di calma, di serenità, di pace.
- card. Carlo Maria Martini - 





La preghiera esiste in noi in uno strato ancora più profondo della stessa fede. Dunque anche chi dice di non avere fede può pregare con intensità per averla.

- card. Carlo Maria Martini - 



Il carisma di Maria è lo sguardo confortante all'insieme del corpo ecclesiale, che la rende attenta per tutti i punti dolenti e pronta ad esprimerli, a provvedere avvisando chi di dovere, facendo intervenire altri.

- card. Carlo Maria Martini - 



















“O gloriosa Vergine Maria, esaudisci tutti coloro che Ti invocano, sii vicina a tutti, tutti aiuta, tutti Ti sentano ausiliatrice nelle sofferenze e nelle necessità, tutti coloro che Ti credono Madre di Dio.
Specialmente la tua quotidiana e assidua preghiera difenda coloro la cui continua devozione Ti venera e sii memore in cielo, davanti al Figlio tuo nostro Signore Gesù Cristo, di chiunque è memore di Te in terra”.
Amen. Ave Maria!

- Sant’Alfonso Maria de’ Liguori




Buona giornata a tutti. :-)

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