mercoledì 14 settembre 2016

Prima di tutto l'uomo e altre poesie – Nazim Hikmet

Non vivere su questa terra 
come un estraneo
o come un turista nella natura.
Vivi in questo mondo
come nella casa di tuo padre:
credi al grano, alla terra, al mare
ma prima di tutto credi all'uomo.
Ama le nuvole, le macchine, i libri
ma prima di tutto ama l'uomo.
Senti la tristezza del ramo che secca
dell'astro che si spegne
dell'animale ferito che rantola
ma prima di tutto 
senti la tristezza e il dolore dell'uomo.
Ti diano gioia tutti i beni della terra
l'ombra e la luce ti diano gioia
le quattro stagioni ti diano gioia
ma soprattutto, a piene mani
ti dia gioia l'uomo! 

- Nazim Hikmet -



Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d'estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro.

- Nazim Hikmet- 1949



L'amore alle fonti della vita - Giovanni Segantini - 1896
Galleria d'Arte Moderna di Milano

La vita non è uno scherzo
prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, 
ad esempio, le mani legate...
tu muoia affinché vivano gli uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia
e morrai sapendo
che nulla è più bello, più vero della vita.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant'anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
pur temendola
e la vita peserà di più sulla bilancia.

Nessun commento: