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domenica 19 giugno 2016

Daniela e Gabriele oggi sposi


Amici ed amiche che seguite le mie letture e le mie fantasie, oggi è una giornata speciale perchè mio figlio Gabriele si sposa con Daniela.
La pagina di oggi è dedicata a loro due e alla vita in comune che stanno intraprendendo, alla famiglia che stanno costruendo. 
L’augurio è di una vita che sia lunga, felice, piena d'amore, di felicità.
L’esperienza dei miei 45 anni di matrimonio mi insegna che i momenti difficili, gli ostacoli, … saranno tanti. Il desiderio di buttare tutto all'aria.... i momenti di sconforto saranno tanti.
Eppure se faccio un bilancio della mia vita familiare... rifarei tutto da capo senza cambiare una virgola. 
Mi è sembrato adatto questo scritto di don Cesare Lodeserto.




Il valore dei sacrifici… 
Il cammino della vita esige non pochi sacrifici, spesso difficili, sofferti e nello stesso tempo incompresi. 
Tutte le famiglie hanno nel cassetto dei propri racconti tanti sacrifici e pochi possono affermare di aver raggiunto risultati positivi senza aver dovuto oltrepassare la porta stretta del sacrificio. 
Raccontarli commuove ed accade che i genitori non li raccontino neanche ai propri figli, perché non conoscano le umiliazioni, le privazioni ed i distacchi che hanno dovuto subire. 
Ma i sacrifici dei padri e delle madri sono segnati nei solchi delle loro rughe, negli acciacchi, negli sguardi silenziosi e sereni rivolti ai loro figli che godono i frutti dei loro sacrifici. 
Ma i figli hanno il dovere di leggere nel silenzio dei genitori i sacrifici vissuti e le tante privazioni fatte per dare loro la possibilità di studiare, avere qualcosa come gli altri, non essere inferiori agli amici, pagare le raccomandazioni per ottenere un posto di lavoro. Si, perché i sacrifici dei genitori arrivano, per il sol bene dei figli, a sottomettersi anche alle malefatte dei parassiti e degli sfruttatori della sofferenza umana. 
Realtà non raccontate, umiliazioni vissute, lacrime nascoste, e tutto ciò perché figli non vivano le stesse situazioni, abbiano una casa, tanta dignità e possano trasmettere ai loro altri figli una vita migliore. 
E’ triste il comportamento di quei figli che non hanno consapevolezza e rispetto dei sacrifici dei genitori, fino ad arrivare a togliere loro il gruzzoletto di una pensione per consumarla nella dissolutezza. 
Questa è una violenza inaccettabile, perché i sacrifici dei genitori sono sacri, e vanno rispettati quando sono ancora in vita e non solo ricordati nel tempo della loro scomparsa.
La memoria di quanto hanno fatto non basta, quando è oggi che bisogna andare ad abbracciarli, dire loro grazie, far sentire il caloroso successo dei loro sacrifici, dimostrando con la vita che non sono stati assolutamente sacrifici inutili. 
No, il sacrificio non sarà mai inutile, quando a raccoglierne i benefici sarà un altro che ne comprenderà il valore ed avrà lo stesso coraggio di compiere sacrifici per costruire il mondo di chi verrà dopo. 
Grazie a tutti coloro che per me hanno fatto sacrifici, ad iniziare dai genitori 

- don Cesare Lodeserto - 
(22 aprile 2016)


Quando l’amore vi chiama,
seguitelo, anche se le sue vie
sono dure e scoscese.
E quando le sue ali vi abbracciano,
arrendetevi a lui.
Quando vi parla, credete in lui,
anche se la sua voce
può cancellare i vostri sogni,
come il vento scompiglia il giardino.
Come covoni di grano, vi raccoglie in sé.
Vi batte fino a farvi spogli.
Vi setaccia per liberarvi dalla pula.
Vi macina per farvi farina bianca.
Vi impasta finché non siete docili alle mani;
e vi consegna al fuoco sacro,
perché siete pane consacrato
alla mensa del Signore.
L’amore non dà altro che se stesso e
non prende niente se non da sé.
L’amore non possiede
né vuol essere posseduto,
perché l’amore basta all’amore.


- Kahlil Gibran -


La donna che hai al fianco, emozionata, con l’abito da sposa, è mia.

Io l’ho creata. Io le ho voluto bene da sempre; ancor prima di te e ancor più di te. Per lei non ho esitato a dare la mia vita. 
Te l’affido. La prenderai dalle mie mani e ne diventerai responsabile.

Quando l’hai incontrata l’hai trovata bella e te ne sei innamorato. 
Sono le mie mani che hanno plasmato la sua bellezza, è il mio cuore che ha messo dentro di lei la tenerezza e l’amore, è la mia sapienza che ha formato la sua sensibilità, la sua intelligenza e tutte le belle qualità che hai trovato in lei.
Però non potrai limitarti a godere del suo fascino. Dovrai impegnarti a rispondere ai suoi bisogni e ai suoi desideri. 

Ha bisogno di tante cose: di casa, di vestito, di serenità, di gioia, di rapporti umani, d’affetto e tenerezza, di piacere e di divertimento, di presenza umana e di dialogo, di relazioni sociali e familiari, di soddisfazioni nel lavoro e di tante altre cose…

Ma dovrai renderti conto che avrà bisogno soprattutto di Me, e di tutto quello che aiuta e favorisce quest’incontro con Me; la pace del cuore, la purezza di spirito, la preghiera, la parola, il perdono, la speranza e la fiducia in Me, la Mia vita.

La ameremo insieme. Io la amo da sempre. Tu hai cominciato ad amarla da qualche anno, da quando l’hai incontrata. Sono io che ho messo nel tuo cuore l’amore per lei. 

Era il modo più bello per dirti: "Ecco te l’affido", perchè tu potessi godere della sua bellezza e delle sue qualità. Quando le hai detto: "Prometto di esserti fedele, di amarti e rispettarti per tutta la vita", è come se mi avessi risposto che sei lieto di accoglierla nella tua vita e di prenderti cura di lei.
Da quel momento siamo in due ad amarla. Anzi, ti renderò capace di amarla come Dio, regalandoti un supplemento d’amore, che trasforma il tuo amore di creatura e lo rende capace di produrre le opere di Dio nella donna che ami.

E’ il mio dono di nozze: quello che si chiama la grazia del sacramento del matrimonio.

Non ti lascerò mai solo in questa impresa. Sarò sempre con te e farò di te lo strumento del mio amore e della mia tenerezza; continuerò ad amare la Mia creatura, che è diventata tua sposa, attraverso i tuoi gesti d’amore.


- Giordano Muraro
Fonte: Prometto di esserti fedele


Commento su Matteo 5,27-32 di Paolo Curtaz

È esigente Gesù. Smonta pezzo per pezzo le nostre interpretazioni annacquate delle sue richieste... Quante volte ci avviciniamo alla fede come se Dio fosse l'Agenzia delle Entrate: le tasse bisogna pur pagarle, ma meno se ne pagano e meglio è! A qualcosa bisogna pur credere, ma se per credere bisogna anche convertirsi, allora contrattiamo il minimo sindacale. Negli affetti, ad esempio: qualche pensiero osceno non fa certo male, qualche fantasia non procura danni, tanto poi resto fedele al mio coniuge... Gesù propone un atteggiamento completamente diverso: Dio ha voluto sin dall'inizio la coppia, un uomo e una donna che si amassero per tutta la vita, compagni di viaggio verso la pienezza. L'interpretazione riduttiva e maschilista del rapporto di coppia non è il sogno di Dio, non è il progetto che egli ha voluto. Gesù ce lo ricorda, dicendo che vale la pena di sacrificare ogni cosa per perseguire questo sogno, per realizzare questo progetto. Prendiamo sul serio le parole del Maestro: la fede può davvero illuminare e cambiare radicalmente la nostra vita, anche quando si tratta della vita affettiva e di coppia. Che bello poterlo dire in questi fragili tempi in cui si ha paura di amare!

- Paolo Curtaz - 



Oggi chiedo a tutti una preghiera per gli sposi e per la mia famiglia. 




Buona giornata a tutti. :-)
Stefania