Visualizzazione post con etichetta Flaubert Gustave. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Flaubert Gustave. Mostra tutti i post

martedì 3 agosto 2021

Avrei potuto amarti... da Madame Bovary - Flaubert Gustave

Avrei potuto amarti in modo più
piacevole per te. Infatuarmi della
tua superficie e restar là. E' quello
che tu hai voluto a lungo. 
Ebbene no. Io sono andato al fondo.
Non ho ammirato quello che tu mostravi,
che tutti potevano vedere, che stupiva
il pubblico. Sono andato al di là e ho
scoperto dei tesori. Un uomo che tu
avessi sedotto e dominato non si
godrebbe come me il tuo cuore in
ogni suo recesso. Quello che provo
per te non è un frutto d'estate dalla
buccia liscia, che cade dal ramo al
minimo soffio e sparge sull'erba il
suo succo vermiglio. Ha a che fare
con il tronco, con la scorza dura
come una noce di cocco, o guarnita
di spine come i fichi d'india. Fa male
alle dita, ma contiene del latte.

"Gustave Flaubert - Lettera a Luoise Colet"


Arthur Hill (active 1858-1893), Bubble Soap

L'amore consiste in questo,
che due solitudini
si proteggono a vicenda,
si toccano,
si salutano.

- Rainer Maria Rilke -

Boleslaw Jan Czedekovski (1885-1969)


Non avevano nient'altro da dirsi? 
I loro occhi, però, traboccavano
di parole più gravi. Mentre si
sforzavano di trovare frasi banali,
si sentivano riempire tutti e due
da uno stesso languore. Era come
un mormorio dell'anima, profondo,
continuo, che l'aveva vinta sulla 
voce. Stupiti da questo nuovo,
soave sentimento, non pensavano
neppure a spiegarne il senso, a 
scoprirne la causa. Le felicità
future, come le rive dei tropici,
proiettavano, sulla immensità che
le precede, il loro molle sentore
come una brezza profumata: si
scivola in quell'estasi e non importa
se l'orizzonte non si vede.

(Gustave Flaubert)

Fonte: Madame Bovary


Herbert James Draper (1863-1920), Day and the Downstar


La tua lingua, la tua saggia lingua che inventa la mia pelle,
la tua lingua di fuoco che mi incendia,
la tua lingua che crea l’istante di follia, 
il delirio del corpo innamorato,
la tua lingua, sacra frusta, dolce brace,
invocazione degli incendi che mi strappa a me stesso, 
e mi trasforma, la tua lingua di carne senza pudore,
la tua lingua di resa che mi richiede tutto, 
la tua molto mia lingua,
la tua bella lingua che elettrizza le mie labbra, 
che rende tuo il mio corpo da te purificato,
la tua lingua che mi esplora e che mi scopre,
la tua splendida lingua che sa dire pure che mi ama.

- Darío Jaramillo Agudelo -


Witold Pruszkowski (1846-1896), Spring

Siamo come scrigni pieni di tesori.
Seppelliti in posti segreti.
Abbandonati in fondo all'anima.
Scrigni chiusi in attesa della mappa
giusta ad indicarne la via. 

Per non perderli. E perdersi.
Perchè non ha senso avere tutto questo amore dentro

 e nessuno di speciale.
Unico... a cui donarlo fuori.























Buona giornata a tutte :-)


domenica 21 marzo 2021

La primavera e altre poesie – Grazia Deledda

L'inverno aveva rinfrescato anche

il colore delle rocce.

Dai monti scendevano,

vene d'argento, mille rivoletti silenziosi,

scintillanti tra il verde vivido dell'erba.

Il torrente sussultava in fondo alla valle tra

i peschi e i mandorli fioriti,

e tutto era puro,

giovane, fresco,

sotto la luce argentea del cielo.

 - Grazia Deledda -

 

Chi sei tu, lettore, che leggerai le mie poesie
tra cento anni?
Non posso mandarti un solo fiore di questa ricca primavera,
né darti un solo raggio d’oro delle nuvole
che mi sovrastano.
Apri le tue porte, guardati intorno.
Nel tuo giardino in fiore cogli i fragranti ricordi
dei fiori sbocciati cento anni fa.
Nella gioia del tuo cuore che tu possa sentire
la vivente gioia che cantò, in un mattino di primavera,
mandando la sua voce lieta, attraverso cento anni.

- Rabindranath Tagore - 


Il pesco 
  
Colmo di fiori è il pesco,
non tutti diventeranno frutto,
splendono limpidi come schiuma di rose
per l'azzurra fuga delle nubi.

- Hermann Hesse - 



Mandorli in fiore 

Con stupore infinito vi guardo, beati, guardo il vostro contegno
e come l'ornamento effimero portate con spirito d'eterno.
Ah, chi sapesse fiorire: il suo cuore sarebbe d'un balzo
al di là dei pericoli vili, e fermo dinanzi al pericolo grande.

- Rilke Rainer Maria - 

Spring
Giuseppe Arcimboldo (1527-1593)
Louvre Museum, Paris, France

Piogge di primavera 

Mentre cammini, una nuvola si apre
all'improvviso, viene giù acqua.
La pioggia, però, finisce quasi subito.
Allora, camminando sul selciato
della città, si vedono le strade scintillare
sotto il sole.

- Gustave Flaubert -


Vincent Van Gogh,Albicocchi in fiore, 1888
Museum, Amsterdam


Dall'inverno alla Primavera 

Quando l'inverno muore lentamente
nella primavera, nelle sere di quei bei giorni limpidi,
lieti, senza vento, su cui si tengono spalancate
per le prime volte le finestre e si portano sulle
terrazze i vasi dei fiori, le città offrono uno
spettacolo gentile e pieno d'allegrezza e di poesia.
A passeggiare per le vie si sente, di tratto
in tratto, sul viso,
un'ondata d'aria tiepida, odorosa.
Di che? di quali fiori? di quali
erbe? Chi lo sa!

- Edmondo De Amicis - 




Prima di primavera

Prima di primavera ci sono dei giorni
che alita già sotto la neve il prato,
e sussurrano i rami disadorni
e c'è un vento tenero ed alato.

- Anna Achmatova - 


Unconscious Rivals, 1893
Lawrence Alma-Tadema (1836–1912)
Bristol Museum and Art Gallery, UK


È un mattino di primavera, di giorno in giorno, il cielo diventa più azzurro e splendente si fa il sole, che rende l’aria più tiepida. 
La neve finisce di sciogliersi sulle montagne e scivola gorgogliosa giù in ruscelli per buttarsi nei fiumi o nei campi arati. Spuntano le gemme sui rami. Il fiore di pesco, già sbocciato a marzo, ha inondato di nuvole rosa i prati di tenera e verde erba. Le prime violette spandono il loro profumo e stormi di rondini sono tornate a far giochi di voli nel sole. Le eteree eppur variopinte farfalle, invece, volteggiano intorno alla chioma fiorita dell’albicocco. 
La sera, appare la luna a illuminare il mare, i vicoli, i boschi, i campi, le vette e le valli, bianca – grande – luminosa, fatta di silenzio e di pace. 
Tutt’intorno è un palpitare nuovo: colori, profumi, suoni. 
La Terra canta la Vita che rinasce in un miracolo che si rinnova ogni anno.

È arrivata la Primavera!


Eclissi di sole, 20 marzo 2015, ore 10.20
La cupola di San Pietro a Roma (Italy) foto dal web


Buon inizio di primavera a tutti..... e buona giornata. :-)

www.leggoerifletto.it

www.efuseraefumattina.blogspot.it

venerdì 30 settembre 2016

da: Madame Bovary - Gustave Flaubert

“L’amava; ma non era felice, non era mai stata felice. Ma donde, ma perché quella insufficienza della vita, quella putrefazione istantanea di tutte le cose su cui s’appoggiava?... Se in qualche luogo esisteva un essere forte e bello, un’anima valorosa, accesa e delicata al tempo stesso, un cuor di poeta in forme d’angelo, una lira dalle cui corde di bronzo s’esprimessero verso il cielo epitalami elegiaci, perché dunque non dovrebbe ella incontrarlo? Oh! Trovarlo non era possibile! Nulla nulla, del resto, valeva la fatica d’una ricerca: tutto mentiva! Ogni sorriso nascondeva uno sbadiglio di noia, ogni gioia una maledizione, ogni piacere il disgusto, e i baci migliori non lasciavan sulle labbra che il desiderio vano d’una voluttà più alta”

- Gustave Flaubert -

Madame Bovary




“Eh, no! Perché declamare contro le passioni? Non sono forse la sola cosa bella che ci sia sulla terra, la fonte dell’eroismo, dell’entusiasmo, della poesia, della musica, delle arti, di tutto infine?”

- Gustave Flaubert -
Madame Bovary


«Era in preda a una di quelle crisi in cui l’anima mostra tutto ciò che contiene, come l’oceano che nelle tempeste si spalanca dalle alghe della riva alle sabbie degli abissi».

- Gustave Flaubert -
Madame Bovary




“Eh, non sapete che ci sono anime in perenne tormento? Aspirano via via al sogno e all’azione, alle passioni più pure, ai godimenti più furibondi, e così sprofondano in ogni sorta di fantasie, di follie.”

- Gustave Flaubert -
Madame Bovary





Madame Bovary  di Gustave Flaubert - Riassunto


Emma Rouault, unica figlia di un agiato proprieta­rio terriero, sposa Carlo Bovary, un modesto medico di campagna alle sue seconde nozze. 
Emma, natura ro­mantica e sognante, è presto delusa dalla mediocrità del marito e di una vita priva di passione e fantasia e co­mincia a intristire e deperire. A Yonville dove Carlo si trasferisce nella speranza che il cambiamento d'aria giovi alla moglie, Emma si lascia corteggiare dal gio­vane Leon, sostituto notaio, che non osa dichiararsi e che parte per Parigi. 
Emma, ancora più infelice nono­stante la nascita d'una figlia, si lascia sedurre da Ro­dolfo Boulanger, un bellimbusto di provincia, che spa­ventato dalla proposta di una fuga a due, l'abbandona. 
L'ansia di rivalsa spinge Emma tra le braccia di Leon quando lo ritrova a Rouen, è un amore passionale che non ha nulla di romantico e vive su mille sotterfugi. Travolta dai debiti contratti con un usuraio, dopo aver chiesto inutilmente aiuto a Rodolfo e Leon, Emma di­sperata s'uccide col veleno. Carlo, venuto a conoscen­za dei tradimenti della moglie, la perdona e dopo po­chi mesi muore.



Buona giornata a tutti :-)







sabato 21 marzo 2015

La primavera e altre poesie – Grazia Deledda -


L'inverno aveva rinfrescato anche
il colore delle rocce. 

Dai monti scendevano,

vene d'argento, mille rivoletti silenziosi,

scintillanti tra il verde vivido dell'erba.
Il torrente sussultava in fondo alla valle tra
i peschi e i mandorli fioriti, 
e tutto era puro,
giovane, fresco, 
sotto la luce argentea del cielo.

- Grazia Deledda - 





Chi sei tu, lettore, che leggerai le mie poesie
tra cento anni?
Non posso mandarti un solo fiore di questa ricca primavera,
né darti un solo raggio d’oro delle nuvole
che mi sovrastano.
Apri le tue porte, guardati intorno.
Nel tuo giardino in fiore cogli i fragranti ricordi
dei fiori sbocciati cento anni fa.
Nella gioia del tuo cuore che tu possa sentire
la vivente gioia che cantò, in un mattino di primavera,
mandando la sua voce lieta, attraverso cento anni.

- Rabindranath Tagore - 


Il pesco - Hermann Hesse  
  
Colmo di fiori è il pesco,
non tutti diventeranno frutto,
splendono limpidi come schiuma di rose
per l'azzurra fuga delle nubi.

- Hermann Hesse - 



Mandorli in fiore - Rilke Rainer Maria

Con stupore infinito vi guardo, beati, guardo il vostro contegno
e come l'ornamento effimero portate con spirito d'eterno.
Ah, chi sapesse fiorire: il suo cuore sarebbe d'un balzo
al di là dei pericoli vili, e fermo dinanzi al pericolo grande.

- Rilke Rainer Maria - 

Spring
Giuseppe Arcimboldo (1527-1593)
Louvre Museum, Paris, France

Piogge di primavera - Gustave Flaubert

Mentre cammini, una nuvola si apre
all'improvviso, viene giù acqua.
La pioggia, però, finisce quasi subito.
Allora, camminando sul selciato
della città, si vedono le strade scintillare
sotto il sole.

- Gustave Flaubert -


Vincent Van Gogh,Albicocchi in fiore, 1888
Museum, Amsterdam


Dall'inverno alla Primavera - Edmondo De Amicis

Quando l'inverno muore lentamente
nella primavera, nelle sere di quei bei giorni limpidi,
lieti, senza vento, su cui si tengono spalancate
per le prime volte le finestre e si portano sulle
terrazze i vasi dei fiori, le città offrono uno
spettacolo gentile e pieno d'allegrezza e di poesia.
A passeggiare per le vie si sente, di tratto
in tratto, sul viso,
un'ondata d'aria tiepida, odorosa.
Di che? di quali fiori? di quali
erbe? Chi lo sa!

- Edmondo De Amicis - 




Prima di primavera - Anna Achmatova

Prima di primavera ci sono dei giorni
che alita già sotto la neve il prato,
e sussurrano i rami disadorni
e c'è un vento tenero ed alato.

- Anna Achmatova - 


Unconscious Rivals, 1893
Lawrence Alma-Tadema (1836–1912)
Bristol Museum and Art Gallery, UK


È un mattino di primavera, di giorno in giorno, il cielo diventa più azzurro e splendente si fa il sole, che rende l’aria più tiepida. 
La neve finisce di sciogliersi sulle montagne e scivola gorgogliosa giù in ruscelli per buttarsi nei fiumi o nei campi arati. Spuntano le gemme sui rami. Il fiore di pesco, già sbocciato a marzo, ha inondato di nuvole rosa i prati di tenera e verde erba. Le prime violette spandono il loro profumo e stormi di rondini sono tornate a far giochi di voli nel sole. Le eteree eppur variopinte farfalle, invece, volteggiano intorno alla chioma fiorita dell’albicocco. 
La sera, appare la luna a illuminare il mare, i vicoli, i boschi, i campi, le vette e le valli, bianca – grande – luminosa, fatta di silenzio e di pace. 
Tutt’intorno è un palpitare nuovo: colori, profumi, suoni. 
La Terra canta la Vita che rinasce in un miracolo che si rinnova ogni anno.

È arrivata la Primavera!


Eclissi di sole, 20 marzo 2015, ore 10.20
La cupola di San Pietro a Roma (Italy) foto dal web



Buon inizio di primavera a tutti..... e buona giornata. :-)

www.leggoerifletto.it

www.efuseraefumattina.blogspot.it






lunedì 17 febbraio 2014

Avrei potuto amarti... da Madame Bovary - Flaubert Gustave -

Avrei potuto amarti in modo più
piacevole per te. Infatuarmi della
tua superficie e restar là. E' quello
che tu hai voluto a lungo. 
Ebbene no. Io sono andato al fondo.
Non ho ammirato quello che tu mostravi,
che tutti potevano vedere, che stupiva
il pubblico. Sono andato al di là e ho
scoperto dei tesori. Un uomo che tu
avessi sedotto e dominato non si
godrebbe come me il tuo cuore in
ogni suo recesso. Quello che provo
per te non è un frutto d'estate dalla
buccia liscia, che cade dal ramo al
minimo soffio e sparge sull'erba il
suo succo vermiglio. Ha a che fare
con il tronco, con la scorza dura
come una noce di cocco, o guarnita
di spine come i fichi d'india. Fa male
alle dita, ma contiene del latte.

"Gustave Flaubert - Lettera a Luoise Colet"






L'amore consiste in questo,
che due solitudini
si proteggono a vicenda,
si toccano,
si salutano.

- Rainer Maria Rilke -




Non avevano nient'altro da dirsi? 

I loro occhi, però, traboccavano
di parole più gravi. Mentre si
sforzavano di trovare frasi banali,
si sentivano riempire tutti e due
da uno stesso languore. Era come
un mormorio dell'anima, profondo,
continuo, che l'aveva vinta sulla 
voce. Stupiti da questo nuovo,
soave sentimento, non pensavano
neppure a spiegarne il senso, a 
scoprirne la causa. Le felicità
future, come le rive dei tropici,
proiettavano, sulla immensità che
le precede, il loro molle sentore
come una brezza profumata: si
scivola in quell'estasi e non importa
se l'orizzonte non si vede.


(Gustave Flaubert)

Fonte: Madame Bovary






La tua lingua, la tua saggia lingua che inventa la mia pelle,
la tua lingua di fuoco che mi incendia,
la tua lingua che crea l’istante di follia, 
il delirio del corpo innamorato,
la tua lingua, sacra frusta, dolce brace,
invocazione degli incendi che mi strappa a me stesso, 
e mi trasforma, la tua lingua di carne senza pudore,
la tua lingua di resa che mi richiede tutto, 
la tua molto mia lingua,
la tua bella lingua che elettrizza le mie labbra, 
che rende tuo il mio corpo da te purificato,
la tua lingua che mi esplora e che mi scopre,
la tua splendida lingua che sa dire pure che mi ama.

- Darío Jaramillo Agudelo -




Siamo come scrigni pieni di tesori.
Seppelliti in posti segreti.
Abbandonati in fondo all'anima.
Scrigni chiusi in attesa della mappa
giusta ad indicarne la via. 

Per non perderli. E perdersi.
Perchè non ha senso avere tutto questo amore dentro

 e nessuno di speciale.
Unico... a cui donarlo fuori.























Buona giornata a tutte :-)