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sabato 11 luglio 2015

da: "L’embrione, un uomo: etica e genetica" - Jerome Lejeune

Voi sapete che vi sono in Australia dei bipedi, grandi più o meno come noi, dal pelo rossastro che, abitualmente, abortiscono i loro piccoli al secondo mese. Si tratta dei canguri.
Abortito spontaneamente al secondo mese, il piccolo canguro assomiglia ad una piccola salsiccia che misuri circa 2,5 cm di lunghezza. 
Gli arti sono ridotti ad un piccolo unghione sulla zampa anteriore, uno su quella posteriore, ed esso conosce solo la sensazione della pesantezza.
Espulso dalla vagina con l’aborto spontaneo, esso s’aggrappa alla pelliccia della madre e, sapendo lottare contro la pesantezza, sale in verticale automaticamente fino al marsupio e vi cade dentro, e vi resterà per sette mesi finendo il suo sviluppo, che assomiglia abbastanza, nella durata, allo sviluppo d’un piccolo essere umano.
Ciò che è straordinario, per il biologo, è il fatto che nel piccolo cervello d’una madre canguro la natura abbia, anche se non so come, iscritto una sorta di concetto di ‘cangurosità’ del piccolo canguro. 
Poiché questa piccola salsiccia è il solo animale ch’essa lasci entrare nel suo marsupio. 
Se un topo volesse installarvisi, essa lo eliminerebbe rapidamente.
Allora io mi dicevo che se la natura, in un cervello tanto piccolo quanto quello della madre canguro, ha inscritto la nozione che si tratta d’un membro della sua specie, che è suo figlio, mi sembra completamente impossibile che nel litro e mezzo che noi abbiamo nella nostra scatola cranica la natura non abbia posto un’intelligenza sufficiente per rendersi conto che i piccoli uomini non sono altro che uomini piccoli.
E tuttavia noi tutti qui apparteniamo ad una nazione che fu da lungo tempo civilizzata, e che ha abrogato con un voto ciò che tutti i medici avevano costantemente giurato, vale a dire: 
“Io non darò a nessuno, neppure se pregato, del veleno; parimenti non fornirò mezzi abortivi ad una donna”. 
(...)

- Jerome Lejeune -



“La compassione per i genitori è un sentimento che ogni medico dovrebbe avere. 
L'uomo che riesce ad annunciare a dei genitori che il loro bambino è gravemente malato senza sentire il cuore schiantarsi al pensiero del dolore che li assalirà, non è degno del suo mestiere. 
Non è commettendo un crimine che si protegge qualcuno da una disgrazia. 
E uccidere un bambino è semplicemente omicidio. 
Non si dà sollievo al dolore di un essere umano uccidendone un altro. 
Quando la medicina perde tale consapevolezza, non è più medicina.” 

- Jerome Lejeune - 




“Informazione è sostanzialmente qualcosa di immateriale, è pensiero, è parola. 
Al momento del concepimento, il pensiero, la parola, diviene carne, individuo vivente appartenente alla specie umana. Et verbum caro factum est.” 

- Jerôme Lejeune - 





"Non scoraggiate mai qualcuno che si sta impegnando per fare dei progressi. Non importa quanto lentamente migliora." 

- Platone - 


Buona giornata a tutti. :-)