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giovedì 12 dicembre 2019

Madonna di Guadalupe prega per noi!


Il 12 dicembre 1531 la Madonna apparve in Messico a un indigeno di 57 anni di nome Juan Diego, a cui chiese di raccogliere con la sua tilma, un mantello tipico fatto di un tessuto molto povero, delle rose che erano fiorite nonostante fosse inverno e di presentarle all’arcivescovo monsignor Juan de Zumárraga come prova delle apparizioni. 
Quando Juan Diego dispiegò il mantello con le rose davanti all’arcivescovo, i presenti si resero conto che sulla tilma dell’indigeno era impressa l’immagine che oggi tutti conoscono come Nostra Signora di Guadalupe.
L’immagine impressa sul mantello di San Juan Diego ha delle caratteristiche straordinarie che sfidano la scienza ormai da cinque secoli:


1 – L'IMMAGINE DEL MANTELLO NON E' DIPINTA ED E' IMPOSSIBILE

Il manto, tessuto principalmente con fibre di cacto, è di qualità molto bassa. La sua superficie ruvida, già difficile da indossare, rende quasi impossibile la conservazione di qualsiasi immagine che vi sia dipinta sopra. 
L’immagine di Guadalupe, tuttavia, è intatta da 500 anni.
Gli scienziati e gli esperti di fotografia che l’hanno studiata garantiscono che non è stata usata alcuna tecnica di pittura adeguata a quel tessuto, e che non esistono tracce di pennello. 
Quello che si è invece scoperto è che l’immagine è stata letteralmente impressa, tutta allo stesso tempo, sul mantello, e che la sua colorazione non presenta elementi animali né minerali, oltre a cambiare leggermente di tonalità in base all’angolazione dalla quale si guarda. 
Come se non bastasse, anche se il mantello è ruvido, la parte di esso sulla quale è rimasta impressa l’immagine è diventata liscia come seta.
Non si è mai riusciti a replicare alcuna immagine con le stesse proprietà di quella impressa sul mantello di Juan Diego, a cominciare dal fatto che dura da 500 anni senza scolorirsi su un tessuto di pessima qualità. 

Le migliori approssimazioni sono state ottenute dall’artista Miguel Cabrera nel XVIII secolo, che ha descritto l’immensa difficoltà di ricreare quell’immagine anche sulle superfici migliori.

2 - L'IMMAGINE CONTIENE UN'INFINITA' DI DETTAGLI INCREDIBILI

I capelli sciolti della Madonna di Guadalupe sono un simbolo azteco di verginità.
Una delle mani è più scura e l’altra più bianca, a indicare l’unione tra i popoli.
Le 46 stelle impresse sul mantello rappresentano esattamente le costellazioni viste nel cielo la notte del 12 dicembre 1531.
I raggi del sole, la principale divinità venerata dalla cultura azteca, si intensificano sul ventre di Maria, che è incinta.
La luna sotto i piedi, oltre a evocare la “donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi” descritta nell’Apocalisse, richiama anche il nome del Messico in lingua azteca: “centro della luna”.
L’angelo, rappresentato con ali di uccelli tipici della regione di Città del Messico, simboleggia l’unione tra la terra e il cielo.


3 – IL MANTELLO HA LE CARATTERISTICHE DI UN CORPO UMANO VIVO!

Nel 1979, il biofisico dottor Phillip Callahan, dell’Università della Florida, ha analizzato il mantello con una tecnologia a raggi infrarossi e ha scoperto che ha una temperatura costante tra i 36.6 e i 37 gradi Celsius, che è la temperatura normale di una persona viva.
Il medico messicano dottor Carlos Fernández de Castillo, che ha esaminato il tessuto, ha trovato sul ventre di Maria un fiore a quattro petali che gli aztechi chiamavano “Nahui Ollin”, simbolo del sole e della pienezza.
Proseguendo i suoi esami, il dottor Fernández de Castillo ha concluso che le dimensioni del corpo della Madonna nell’immagine erano le stesse di una gestante che deve partorire entro pochi giorni. 
Il 12 dicembre, giorno dell’apparizione, è decisamente vicino al 25 dicembre, Natale.
L’oculista peruviano dottor José Alte Tonsmann si è invece concentrato sullo studio degli occhi dell’immagine della Madonna di Guadalupe. 
Ingrandendoli 2.500 volte, ha identificato il riflesso di fino a 13 individui in entrambi gli occhi, con proporzioni diverse, esattamente come avviene quando l’occhio umano riflette un’immagine. Sembra che sia stato catturato il momento esatto in cui San Juan Diego ha dispiegato il mantello davanti all’arcivescovo Zumárraga e alle altre persone presenti in quell’occasione.



4 – IL MANTELLO NONOSTANTE LA PESSIMA QUALITA', SEMBRA INDISTRUTTIBILE!

Nel 1785, in occasione della pulizia del vetro che protegge il mantello, del solvente con acido nitrico si è riversato su gran parte dell’immagine, che avrebbe dovuto corrodersi all’istante. 
L’immagine, tuttavia, si è restaurata da sola in 30 giorni e ancora oggi è intatta, con piccole macchie in alcune parti del mantello che non contengono l’immagine.
Nel 1921 un militante anticlericale ha posto davanti all’immagine, nella basilica di Nostra Signora di Guadalupe, un vaso di rose che in realtà conteneva 29 cariche di dinamite. 
L’esplosione ha fatto volare in aria dal pavimento all’inginocchiatoio di marmo, raggiungendo perfino finestre situate a 150 metri di distanza. 
Un pesante crocifisso di bronzo e i candelabri di metallo che erano ai lati dell’immagine si sono accartocciati per la forza dell’esplosione, ma l’immagine e il vetro che la proteggeva, che non era neanche a prova di pallottole, sono rimasti perfettamente intatti.

fonte: Aleteia



Preghiera alla Vergine di Guadalupe 

Vergine Immacolata di Guadalupe, 
Madre di Gesù e Madre nostra, 
vincitrice del peccato e nemica del Demonio, 
Tu ti manifestasti sul colle Tepeyac in Messico 
all'umile e generoso contadino Giandiego. 
Sul suo mantello imprimesti la Tua dolce Immagine 
come segno della Tua presenza in mezzo al popolo 
e come garanzia che avresti ascoltato 
le sue preghiere e addolcito le sue sofferenze. 
Maria, Madre amabilissima, 
noi oggi ci offriamo a te 
e consacriamo per sempre al tuo Cuore Immacolato 
tutto quanto ci resta di questa vita, 
il nostro corpo con le sue miserie, 
la nostra anima con le sue debolezze, 
il nostro cuore con i suoi affanni e desidèri, 
le preghiere, le sofferenze, l'agonia. 
O Madre dolcissima, ricordati sempre dei tuoi figli. 
Se noi, vinti dallo sconforto e dalla tristezza, 
dal turbamento e dall'angoscia, 
dovessimo qualche volta dimenticarci di te, 
allora, Madre pietosa, per l'amore che porti a Gesù, 
ti chiediamo di proteggerci come figli tuoi 
e di non abbandonarci 
fino a quando non saremo giunti al porto sicuro, 
per gioire con Te, 
con tutti i Santi, 
nella visione beatifica del Padre. 
Amen.

Salve Regina

Madonna di Guadalupe, prega per noi


Buona giornata a tutti. :-)



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lunedì 12 dicembre 2016

preghiera alla Madonna di Guadalupe

Successe, si legge nel Nican Mopohua, che un indio, di nome Juan, un povero uomo del popolo, e nativo di Cuauhtidlan, un sabato si mise in cammino di buon’ora verso Città del Messico per andare a imparare la dottrina cristiana. Nell’attraversare il piccolo valico di Tepeyac, sul picco sentì un canto meraviglioso di moltissimi uccelli. Pieno di meraviglia, a quell’uomo sembrò di essere in Paradiso. E quando di colpo il canto cessò, e ci fu silenzio, si sentì chiamare da dietro il masso: “Juanito, Juanito Diego”. Pieno di gioia si diresse dove proveniva la voce e vide una bella Signora in piedi che gli diceva di avvicinarsi. Arrivatole davanti si accorse della sua soprannaturale statura: i suoi vestiti splendevano come il sole; e dalla roccia su cui Lei stava provenivano raggi luminosi.

Juan Diego si prostrò e la sentì parlare, gradevolmente, gentilmente come di persona che gli voleva bene e lo stimava molto. Ella gli disse: “Juanito, mio piccolo figlio, dove vai? Le rispose: “Signora e Ragazza mia, sto andando in città a casa tua, per imparare le cose di Dio che ci insegnano i nostri sacerdoti, rappresentanti del Signore”.

Io sono la Vergine Maria, Madre del Dio Vero che dà la vita
E la Santissima Vergine fece sapere a Juan qual’era la sua volontà: “Sappi e tieni presente che tu sei il più piccolo dei miei figli e Io sono la Vergine Maria, Madre del Dio Vero che dà la vita; del Creatore degli uomini ai quali sta sempre vicino, del Padrone del Cielo e Signore del mondo. Desidero vivamente che in questo luogo mi venga costruita una Chiesa, dove far vedere e dare tutto il mio amore, la mia pietà, il mio aiuto e la mia protezione; perchè io sono davvero la vostra Madre piena di compassione, tua e di tutti voi che vivete uniti in questa terra, e di tutti gli altri uomini che mi amano, m’invocano, mi cercano e confidano in me; qui raccoglierò le loro lacrime, consolerò la loro tristezza, avrò cura e porrò rimedio alle loro pene, miserie e ai loro dolori”.

Dopo di che, Nostra Signora gli ordinò di presentarsi al Vescovo Fra’ Juan de Zumárraga, per comunicargli il suo desiderio e concluse: “E sta sicuro che apprezzerò e ripagherò ciò che farai, perché ti renderò felice e meriti che io ricompensi il lavoro e la fatica che dovrai affrontare per far realizzare quello che ti ho chiesto. Hai udito bene il mio comando, figlio mio; va’ e mettici tutto il tuo impegno”.

Ma il buon indio non fu creduto quando rivelò al Prelato ciò che la Vergine gli aveva chiesto. E molto triste tornò alla valle di Tepeyac per riferire l’insuccesso della sua ambasciata e chiedere alla Vergine Santissima di inviare al posto suo qualcun altro che fosse all’altezza del compito: una persona importante e rispettata alla quale sicuramente avrebbero dato credito. Invece si sentì rispondere:

“Ascolta, figlio mio, tieni presente che sono molti i miei servitori e messaggeri ai quali avrei potuto affidare questo messaggio e che avrebbero obbedito, ma è stato deciso che proprio tu debba portare avanti questo compito e darti da fare per realizzare la mia volontà”.

Confortato e incoraggiato, Juan Diego offrì nuovamente la sua disponibilità a presentarsi al Vescovo e così fece il giorno dopo. Dopo essere stato interrogato, anche questa volta non fu creduto. Frate Juan gli chiese un segno sicuro per credere ch’era stato incaricato dalla Regina del Cielo. Juan Diego tornò di nuovo alla Vergine a Tepeyac per riferirLe com’era andato l’incontro con il Vescovo e la Signora gli promise che il giorno seguente gli avrebbe dato un segno inconfutabile.
Ma il giorno dopo, Juan Diego non si presentò dal Vescovo, perché tornando a casa quella sera trovò suo zio Bernardino morente. Cercò un medico, ma non c’era più niente da fare. Trascorse la giornata e alla sera suo zio chiese un sacerdote per confessarsi e morire in grazia. All’alba del martedì, Juan Diego si mise in cammino, e vicino al valico di Tepeyac, decise di girare al largo per non incontrare la Signora. Nella sua ingenuità pensava che se si fosse attardato con Lei non avrebbe fatto in tempo a cercare un sacerdote per suo zio.


Ma la Vergine, andandogli incontro, incominciò con lui un dialogo affascinante, trasmessoci con tutta la sua freschezza dal Nican Mopohua, dicendogli: “Che ti succede, figlio mio? Dove stai andando?

Juan Diego, confuso e pieno di timore, rispose al saluto, chiedendoLe: “Ragazza mia, piccola figlia mia, Signora mia, stai contenta. Come ti sei svegliata? Stai bene, o Signora mia e Ragazza mia?”.

E in tutta umiltà spiegò che aveva trascurato di eseguire l’incarico ricevuto. Dopo aver sentito il discorso di Juan Diego, la pietosissima Vergine rispose:

Non sono qui Io, tua Madre?
“Ascolta e ricordati, figlio mio, che quello che ti spaventa e ti affligge non conta; non si turbi il tuo cuore; non aver paura di questa malattia e di qualsiasi altra malattia o angustia. Non sono qui Io, tua Madre? Non sei forse sotto la mia ombra e protezione? Non sono io la tua salute? Non stai sul mio cuore e fra le mie braccia? Di che cos’altro hai bisogno?

Conosciamo lo svolgimento della storia: il miracolo delle rose fiorite in cima al valico che poste dalla Vergine nella cappa di Juan Diego furono portate a Fra’ Juan de Zumárraga, come prova delle apparizioni; e come, Juan Diego aprendo la sua rozza cappa, vi vide comparire la meravigliosa immagine, non dipinta da mano d’uomo, che ancora oggi si conserva e si venera.

Anche allo zio di Juan, che guarì miracolosamente, apparve la Vergine Santissima che gli chiese di andare anche lui a incontrare il Vescovo per rivelare quello che aveva visto e il modo miracoloso con cui era stato guarito; e che la sua benedetta immagine doveva essere chiamata la sempre Vergine Maria di Guadalupe.

Juan Diego visse fino a settanta quattro anni, dopo aver abitato quasi per tre lustri vicino alla prima cappella costruita per dare culto a Santa Maria di Guadalupe. Morì nel 1548, come il Vescovo Fra’ Juan de Zumárraga. Il 31 luglio del 2002 fu canonizzato.

In poco tempo la devozione alla Vergine di Guadalupe si estese prodigiosamente. Questa devozione così radicata nel popolo messicano costituisce un fenomeno senza paragoni; la sua immagine la si vede in tutti i luoghi e milioni sono i pellegrini che con grande fede depongono le loro intenzioni ai piedi dell’immagine miracolosa nella Villa di Città del Messico. In tutta l’America e in molti altri paesi del mondo si invoca con fervore Colei che per singolare privilegio, in nessun altro caso certificato, lasciò il suo ritratto come pegno del suo amore.




Madonna di Guadalupe, prega per noi

Vergine Immacolata di Guadalupe, 
Madre di Gesù e Madre nostra, 
vincitrice del peccato e nemica del Demonio,
Tu ti manifestasti sul colle Tepeyac in Messico 
all'umile e generoso contadino Giandiego. 
Sul suo mantello imprimesti la Tua dolce Immagine 
come segno della Tua presenza in mezzo al popolo 
e come garanzia che avresti ascoltato le sue preghiere 
e addolcito le sue sofferenze. 
Maria, Madre amabilissima, 
noi oggi ci offriamo a te e consacriamo 
per sempre al tuo Cuore Immacolato 
tutto quanto ci resta di questa vita, 
il nostro corpo con le sue miserie, 
la nostra anima con le sue debolezze, 
il nostro cuore con i suoi affanni e desidèri, 
le preghiere, le sofferenze, l'agonia. 
O Madre dolcissima, ricordati sempre dei tuoi figli. 
Se noi, vinti dallo sconforto e dalla tristezza, 
dal turbamento e dall'angoscia, 
dovessimo qualche volta dimenticarci di te, allora, 
Madre pietosa, per l'amore che porti a Gesù, 
ti chiediamo di proteggerci come figli tuoi 
e di non abbandonarci fino a quando non saremo giunti al porto sicuro, 
per gioire con Te, con tutti i Santi, 
nella visione beatifica del Padre. Amen. 
Salve Regina 


Madonna di Guadalupe, prega per noi



Santa Maria, 
che con il titolo di Nostra Signora di Guadalupe 
sei invocata come Madre dagli uomini e dalle donne 
del popolo del Messico e dell'America Latina, 
incoraggiati dall'amore che ci ispiri, 
riponiamo nuovamente nelle tue mani materne la nostra vita.

Tu che sei presente in questi giardini vaticani, 
regina nel cuore di tutte le madri del mondo 
e nel nostro cuore. 
Con grande speranza, a te ricorriamo e in te confidiamo.

Ave Maria, 
piena di grazia, 
il Signore è con te. 
Tu sei benedetta fra le donne 
e benedetto è il frutto del seno tuo, Gesù. 
Santa Maria, 
Madre di Dio, 
prega per noi peccatori, 
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.

Nostra Signora di Guadalupe 
prega per noi.

papa Benedetto XVI -11 Maggio 2005


Buona giornata a tutti. :-)