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lunedì 1 settembre 2014

La mia casa e il mio cuore (sogno di libertà) - Marcos Ana

Se un giorno tornerò alla vita
la mia casa non avrà chiavi:
sempre aperta, come il mare,
il sole e l’aria.

Che entrino la notte e il giorno,
la pioggia azzurra, la sera,
il pane rosso dell’aurora;
la luna, mia dolce amante.

Che l’amicizia non trattenga
il passo sulla soglia,
né la rondine il volo,
né l’amore le labbra. Nessuno.

La mia casa e il mio cuore
mai chiusi: che passino
gli uccelli, gli amici,
e il sole e l’aria.


- Marcos Ana - 


(da 'Ditemi com'è un albero', Crocetti, 2009 – Traduzione Chiara De Luca)





Marcos Ana pseudonimo di Fernando Macarro Castillo è un poeta spagnolo. Fu imprigionato nel 1938, a 18 anni, e trascorse in prigione 23 anni per motivi politici durante il franchismo. Nel 1961 fu scarcerato ed esiliato a Parigi.






“La nostra vita è un'opera d'arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l'arte della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare. 
Dobbiamo tentare l'impossibile.
L'incertezza è l'habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività umane. 
Sfuggire all'incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della felicità.
È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale» sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.


- Zygmunt Bauman -
da L'arte della vita, trad. it., Bari, 2009




Amo perché amo, amo per amare.

L'Amore è sufficiente per se stesso, piace per se stesso e in ragione di sé. 
È a se stesso merito e premio. 
L'Amore non cerca ragioni, non cerca vantaggi all'infuori di sé. 
Il suo vantaggio sta nell'esistere. 
Amo perché amo, amo per amare.

(«Discorsi sul Cantico dei Cantici» di san Bernardo, abate)



Buona giornata a tutti  :-)