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domenica 28 settembre 2014

Cristiani terrestri – Madeleine Delbrel -


Ci sono cristiani scalatori di paradiso e ci sono cristiani "terrestri". Questi aspettano che il paradiso discenda in loro e li scavi secondo misura. 
La misura del paradiso in noi è il compimento preciso e generoso del nostro dovere quotidiano.
Questo dovere che è il contrario di ciò che si potrebbe chiamare spirito di avventura, spirito di ricerca.
Esso libera alla visita di Dio la piccola particella di umanità che noi siamo e ci stabilisce in una legge di amore.
Compiere il proprio dovere quotidiano è accettare di rimanere dove si è, perché il regno di Dio giunga fino a noi e si estenda su questa terra che noi siamo.
E' accettare con un'obbedienza magnanima la materia di cui siamo fatti, la famiglia di cui siamo membri, la professione in cui lavoriamo, il popolo che è il nostro, il continente che ci circonda, il mondo che ci serra, il tempo in cui viviamo.
Perché il dovere di stato non è quell'obbligo meschino di cui si parla talvolta. E' il debito del nostro stato di essere carnali, di figli o di padri, di funzionari, di padroni, di operai, di commercianti; di francesi, di europei, di "cittadini del mondo", di uomini d'oggi.
E il saldo di questo debito, versato integralmente, soldo a soldo, ogni minuto, farebbe di noi dei giusti.
Sarebbe un lungo viaggio fare il giro del dovere così considerato.
Noi ci contenteremo di percorrerne, con lo sguardo, alcune tappe.

(Madeleine Delbrel)





Non basta sentire per dire anche di aver ascoltato. Non basta vedere per dire anche di aver guardato. Molte volte la verità è sotto i nostri occhi o l'ascoltiamo tutti i giorni ma siamo incapaci di riconoscerla. Un po' come dire che ogni giorno vedi tua moglie ma non è detto che riconosci ogni giorno con il tuo sguardo la donna che ami. Cristo ci educa ad ascoltare e a guardare, cioè a cogliere le cose nella loro profondità e non solo nella loro superficialità. 
Ma quando tu sai veramente quello che hai ascoltato o visto, non puoi più fare finta di niente. L'inferno è fare finta di niente. 

- Luigi Maria Epicoco -




La gioia vera viene da un’armonia profonda tra le persone, che tutti sentono nel cuore, e che ci fa sentire la bellezza di essere insieme, di sostenerci a vicenda nel cammino della vita. 

(Messa di chiusura dell'incontro delle famiglie a Roma, ottobre 2013)




Molte di queste belle cose sono sempre gratis per chi le riceve ma a volte costano per chi le mette in pratica....Abbracci, baci, sorrisi, amore costano il saper superare gli ostacoli che spesso ci impediscono di aprirci al nostro prossimo, la famiglia costa la fatica di saper tenere uniti i sentimenti nonostante i caratteri diversi, le belle dormite costano il saper abbandonare tristezze e preoccupazioni, i ricordi costano spesso lacrime....
Ma nonostante tutto esse ripagano ampiamente chi le pratica, donando la leggerezza del cuore nel vedere la gioia di chi le riceve.

- Massimo Arrighi - 
diacono diocesi di Lecce





Buona giornata a tutti :-)




mercoledì 26 giugno 2013

Le profezie di San Giovanni Bosco su Parigi e Roma -

"La vigilia dell'Epifania dell'anno corrente 1870, scomparvero gli oggetti materiali della camera e mi trovai in presenza di cose sovrannaturali. Fu cosa di brevi istanti, durante i quali io vidi molte cose. Sebbene di forma, di apparenze sensibili, tuttavia non si possono, se non con grande difficoltà, comunicare agli altri con segni esterni e sensibili. Se ne ha un'idea da quanto segue. C'è la parola di Dio, accomodata alla parola dell'uomo. 

La guerra viene del Sud; la pace viene dal Nord.
Le leggi di Francia non riconoscono piú il Creatore, ma il Creatore si farà conoscere e la visiterà per tre volte con la verga del suo furore. 
La prima volta, Egli abbatterà la sua superbia con le sconfitte, con il saccheggio e con la strage dei raccolti, degli animali e degli uomini. 
La seconda volta, la grande prostituta di Babilonia, quella che i buoni chiamano il "Postribolo d'Europa", sarà privata del capo, in preda a disordini! Parigi… Parigi! Invece di armarti nel nome del Signore, tu ti circondi di case di immoralità! Ma esse saranno distrutte da te stessa! L'idolo tuo, il Panteon, sarà incenerito, affinché si avveri che mentita est iniquitas sibi (l'iniquità ha mentito a sé stessa). I tuoi nemici ti metteranno nelle angustie, nella fame, nello spavento e nell'abominio delle nazioni. 
Ma guai a te se non riconoscerai la mano di chi ti percuote! Io voglio punire l'immoralità, l'abbandono, il disprezzo della mia legge! 
La terza volta, tu cadrai in mano straniera: i tuoi nemici vedranno da lontano i tuoi palazzi in fiamme, le tue abitazioni divenute un mucchio di rovine, bagnate dal sangue dei tuoi prodi che non sono piú! Ma ecco un gran guerriero dal Nord che tiene, nella sua mano destra, uno stendardo sul quale è scritto: "Irresistibile mano del Signore!". 

In quell'istante il venerabile Vegliardo del Lazio gli andò incontro, sventolando una fiaccola ardentissima. Allora, lo stendardo si dilatò, e di nero che era divenne bianco come la neve. Nel mezzo dello stendardo, in lettere d'oro, stava scritto il nome di COLUI che tutto può! Il guerriero e i suoi si inchinarono, profondamente, davanti al Vegliardo, e si strinsero le mani. 

Ora la voce del Cielo è per il Pastore dei pastori: Tu e i tuoi assessori, sei nella grande riunione, ma il nemico del bene non si dà un attimo di pace; egli studia e pratica ogni articolo contro di te. Egli seminerà discordia tra i tuoi assessori, susciterà nemici tra i miei figli. Le potenze del secolo vomiteranno fuoco e vorranno spegnere le parola dei guardiani della mia legge. Ma questo non avverrà! Faranno del male, sí, ma lo faranno a sé stessi. Tu, affrettati! Se le difficoltà perdureranno, vengano stroncate! Se tu ti troverai in difficoltà, non arrestarti, ma continua finché non verrà troncato il capo dell'idra dell'errore. Questo colpo farà tremare la terra e l'inferno, ma il mondo verrà assicurato e i tuoi buoni esulteranno. Tienti attorno a te anche solo due assessori, ma ovunque tu andrai, continua e termina l'opera che ti fu affidata. I giorni corrono veloci, i tuoi anni avanzano verso la tua ora segnata, ma la grande regina sarà sempre il tuo aiuto e, come per il passato, così per l'avvenire sarà sempre magnum et singulare in Ecclesia præsidium (grande e singolare difesa della Chiesa)! 

Ma tu Italia, terra di benedizioni, chi ti ha immersa nella desolazione? Non dire: nemici, ma gli amici. Non senti che i tuoi figli domandano il pane della Fede e non trovano chi loro lo spezzi? Che farò?… Io picchierò i pastori, Io disperderò il gregge, affinché coloro che siedono sulla cattedra di Mosè cerchino dei buoni pascoli e il gregge ascolti docile e si nutra. 

Ma sopra il gregge e sopra i pastori peserà la mia mano: la carestia, la pestilenza e la guerra faranno sí che le madri dovranno piangere il sangue dei figli e dei mariti, morti su terra nemica! 
E di te Roma, che sarà?… Roma ingrata, Roma effeminata, Roma superba!… Tu sei giunta a tale che non cerchi altri, né altro ammiri nel tuo Sovrano se non il lusso, dimenticando che la tua e la sua gloria sta nel Golgota!… Ora egli è vecchio, cadente, inerme, spogliato; però con la sua sola parola, egli fa tremare il mondo! 
Roma!… Io verrò quattro volte a te!… 
La prima volta, percuoterò le tue terre e gli abitanti di esse. 
La seconda volta, porterò la strage e lo sterminio fino alle tue mura. 
La terza volta, abbatterò le difese e i difensori, e per comando del Padre installerò il regno del terrore, dello spavento e della desolazione! 
Ma i miei saggi fuggono, la mia legge è calpestata… perciò io ritornerò per la quarta volta. E allora guai a te se la mia legge sarà ancora un nome vano! Vi saranno prevaricazioni tra i dotti e gli ignoranti; e il tuo sangue e quello dei tuoi figli laveranno le macchie che tu fai alle leggi del tuo Dio. La guerra, la peste, la fame sono i flagelli con cui sarà percossa la superbia e la malizia degli uomini. Dove saranno, allora, o ricchi, le vostre magnificenze, le vostre ville, i vostri palazzi?… Saranno diventati la spazzatura delle piazze e delle strade! 
E voi, sacerdoti, perché non correte a piangere, tra il vestibolo e l'altare, invocando la sospensione dei flagelli? 
Perché non prendete lo scudo della Fede e non andate sopra i tetti, nelle case, nelle vie, sulle piazze, in ogni luogo, anche inaccessibile, a portare il seme della mia parola? Ignorate, forse, che essa è la terribile spada a due tagli che abbatte i miei nemici e che infrange l'ira di Dio e degli uomini? 
Queste cose dovranno inesorabilmente venire, l'una dopo l'altra. Ma l'augusta Regina del Cielo è presente. La potenza del Signore è nelle sue mani. Ella disperde i suoi nemici come nebbia! Ella riveste il venerando vecchio di tutti i suoi antichi paramenti! 
…Arriverà ancora un violento uragano. L'iniquità è consumata; il peccato avrà fine e, prima che trascorrano due pleniluni del mese dei fiori, l'iride di pace comparirà sulla terra. 
Il gran Ministro vedrà la Sposa del suo Re vestita a festa. Su tutto il mondo apparirà un sole così luminoso quale non fu mai dalle fiamme del Cenacolo fino ad oggi, né più si vedrà fino all'ultimo dei giorni."

(San Giovanni Bosco)




Cosa significa la parola “Santo”?
Letteralmente significa “Separato dal male”.

- San Giovanni Bosco -




Chi vive nell’abbondanza si dimentica facilmente del Signore. VI,329

- Don Bosco -



Non è giusto che mangi il pane del povero chi tale non è. V,191.

- San Giovanni Bosco -




Ricordatevi che l'educazione è cosa del cuore, è che Dio solo ne è il padrone, e noi non potremo riuscire a cosa alcuna, se Dio non ce ne insegna l'arte, e non ce ne mette in mano le chiavi.

- don Bosco -



Il Maligno vuole distruggere i bambini e fare di loro dei futuri adulti che non hanno il senso della famiglia e se lo avranno sarà, nella maggior parte dei casi, un senso di angoscia.

Vedo la società in cui viviamo e mi sembra che tutto concorri a fare in modo che non sia preservata la famiglia, la culla dei bambini. Il lavoro che diventa sempre più stressante, la donna che è costretta a lavorare per aiutare il bilancio familiare (non parliamo di emancipazione, per carità! la vera emancipazione femminile sarebbe stata quella di occuparsi con amore dei propri figli e non quella di far carriera a tutti i costi e ritrovarsi a quarant'anni suonati senza un figlio....perché quello era l'obiettivo principale di satana; e lo ha raggiunto!), le politiche sociali che non aiutano le famiglie ad avere figli, le strutture che non aiutano le famiglie a mantenere dei figli. Ci si lamenta del numero sempre minore di figli e, paradossalmente ma, direi, in maniera perfettamente calcolata, non si fa assolutamente niente per aiutare, con politiche e leggi mirate, a poter avere più figli.

Padre Jozo





Buona giornata a tutti. :-)

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