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domenica 21 maggio 2017

Preghiera alla Madonna di Czestochowa

 O chiaramontana, Madre della Chiesa,
  con i cori degli angeli e i nostri santi patroni,
  umilmente ci prostriamo presso il tuo trono.
  Da secoli Tu risplendi
  di miracoli e di grazie qui ad Jasna Gòra,
  sede della tua misericordia.

  Guarda i nostri cuori,
  che ti presentano l'omaggio di venerazione e di amore.
  Risveglia dentro di noi il desiderio della santità;
  formaci veri apostoli di fede;
  rinforza il nostro amore verso la Chiesa.

  Ottienici questa grazia che tanto desideriamo...

  O Madre dal volto sfregiato,
  nelle tue mani depongo me stesso e tutti i miei cari.
  In Te confido;
  conto sulla tua intercessione presso Tuo Figlio.
  A gloria della Santissima Trinità.
  Amen.

  Ave Maria, Ave Maria, Ave Maria.

  Sotto la tua protezione, noi ci rifugiamo,
  o Santa Madre di Dio;
  e guarda a noi che siamo nella necessità.
  Nostra Signora della montagna luminosa,


  Prega per noi.



La città di Czestochowa si adagia a ventaglio su di un falso piano, bagnata dal fiume Warta, lungo la strada che da Katavice porta a Varsavia. 
È uno dei più importanti centri di culto, e i suoi pellegrinaggi hanno tradizioni che risalgo­no al Trecento.
Il santuario di Jasna Gora si trova sopra una collina di bian­che rocce, nella parte occidentale della città. Per questo ha preso il nome di Jasna Gora, che vuol dire: "Montagna Luminosa". 
II dipinto della Madonna ha una storia complessa. La tradi­zione narra che sia stato realizzato da San Luca su di un legno che formava il tavolo adoperato per la preghiera e per il cibo dalla sacra famiglia. 
L'evangelista avrebbe com­posto a Gerusalemme due quadri allo scopo di tramandare l'incomparabile bellezza di Maria.
Uno di essi, arrivato in Italia, tuttora è oggetto di culto a Bologna, mentre il secondo, dapprima fu portato a Costantinopoli e deposto in un tempio dall'imperatore Costantino. Successivamente fu donato al principe russo Leone, che prestava servizio nell'esercito romano. Egli trasferì l'inestimabile reliquia in Russia dove, per numerosi miracoli, fu intensamente vene­rata.
Nel corso della guerra intrapresa da Casimiro il Grande, il quadro fu nascosto nel castello di Beltz e finalmente affi­dato ai principe di Opole. Questi, alla vigilia di una dura battaglia contro le truppe tartare e lituane che assediavano Beltz, aveva invocato la sacra immagine e, dopo la sospira­ta vittoria, indicò Maria come Madre e Regina. Si racconta che durante l'assedio un tartaro ferisse con una freccia il bellissimo volto della Vergine dalla parte destra e che, dopo la sacrilega profanazione, una fittissima nebbia, sorta d'improvviso, mettesse in difficoltà gli assedianti. 
Il principe, approfittando del momento, si gettò con le trup­pe contro il nemico e lo sconfisse. Altri documenti assicurano che, terminata l'amministrazione del principe Ladislao nella Russia, il quadro fu caricato su di un carro con l'intenzione di portarlo nella Slesia ma, con lo stupore di tutti, i cavalli, anche sferzati, non si muo­vevano. Il principe allora ordinò di attaccarne di nuovi, senza però ottenere alcun risultato. Sconvolto, si inginoc­chiò a terra e promise di trasferire la venerata effigie sul colle di Czestochowa nella piccola chiesa di legno. Questi avrebbe poi innalzato una basilica nel medesimo luogo ad onore di Dio onnipotente, della Vergine Maria e di tutti i Santi e, contemporaneamente, realizzato un convento per i frati paolini.
Afferma l'unica cronaca che solo allora i cavalli si misero in viaggio e la miracolosa icona, con grande gioia di tutti, fu deposta nella piccola chiesa di Jasna Gora dove divenne famosa per le numerose grazie.
La storia della taumaturga immagine della Madonna di Czestochowa è stata tramandata da un antico manoscritto, la cui copia del 1474 è custodita nelle raccolte dell'archivio di Jasna Gora.


Buona giornata a tutti. :-)






mercoledì 25 maggio 2016

Chi c'è dietro una donna forte? - Ionela Craciun

Dietro ogni uomo forte c’è una donna forte.
Ma chi c’è dietro una donna forte? Nessuno lo sa... perché la donna forte non ti permette di guardare dentro di lei...
Lei prende vita tutte le mattine quando prende la sua maschera e quando nasconde i suoi sogni dentro la sua anima; come una Geisha, disegna il suo sorriso e caccia la tristezza dal suo sguardo. 

Non si specchia più di cinque minuti per paura che di scoprire le sue debolezze sepolte nel profondo della sua anima. Spesso non piange, le sue lacrime nascono dentro l’anima e muoiono sempre là, non sul suo viso.
Cammina sicura di sé lasciando dietro di sé la scia del suo profumo e le tracce dei suoi passi... E se per caso, crolla... si rialzerà da sola. 

L’anima di una donna prende fuoco in silenzio... Amala e non chiederle niente perché i suoi occhi ti diranno se ti ama...
La donna forte indossa una maschera ogni giorno e un solo uomo può vederla senza.
Quell'uomo incornicerà il suo viso e amerà il suo sguardo, a volte, confuso, e chiuderà gli occhi per poter mantenere la sua immagine per sempre. 

La donna forte amerà in silenzio e soffrirà sempre in silenzio, nascondendo la sua tristezza sotto una maschera con un bel sorriso.
La donna forte ha il coraggio di aprire una porta vietata. Non negozierà mai con la vita e non regalerà l’anima ferita in cambio del potere, ma continuerà a disegnare sorrisi sul suo viso fino a quando troverà la medicina perfetta.
Le donne forti… amale senza maschere, adorale i difetti, bacia le tracce del loro corpo che trovi nelle lenzuola..... e loro condivideranno con te la loro forza.
Non ti allontaneranno mai dalla loro anima!


- Ionela Craciun - 


Le donne sono tutto: mogli, mamme, amiche, amanti.
E spesso anche padri. 
Lavorano dentro e fuori casa facendo più fatica dell'uomo, 
per poi sentirsi dire che sono il “sesso debole”, “l’angelo del focolare”. 
Pensano più alle soluzioni che ai problemi, le donne.
Per questo amano, educano, lavorano, soffrono, sorridono. 
Fanno tutto con passione, con generosità, con fermezza, con sincerità. 
E non perdono mai la dignità e il sorriso, le donne. 
Solo loro sanno rinascere più forti di prima, dopo ogni delusione. 
Sanno andare controcorrente, 
perché è nella loro natura essere libere.
E percorrono strade difficili,
piene di buche, di salite e di tornanti, le donne.
Ma non si arrendono mai ed arrivano sempre alla meta. 
E si guardano indietro soddisfatte, orgogliose di loro. 
Le donne sono fatte così. 
Semplici, speciali, una vera forza della natura.
Semplicemente Donne!

- Agostino Degas - 


Nel mare puoi trovare centinaia di conchiglie differenti. ma solo dentro te stesso potrai trovare la determinazione e la perseveranza per conquistare quelle pochissime perle preziose che si nascondono in quel mare di conchiglie.
E nonostante le tempeste e quando tutto sembrerà ormai perduto, c’è sempre la speranza, una forza incredibile e inaspettata che ti farà ricominciare e che soffierà lontano gli ostacoli e tutto quanto ti preoccupava e ti spaventava.

- Marcio Kuhne - 


Preghiera alla Madonna di Czestochowa

O chiaramontana, Madre della Chiesa,
  con i cori degli angeli e i nostri santi patroni,
  umilmente ci prostriamo presso il tuo trono.
  Da secoli Tu risplendi
  di miracoli e di grazie qui ad Jasna Gòra,
  sede della tua misericordia.
Guarda i nostri cuori,
che ti presentano l'omaggio di venerazione e di amore. 
  Risveglia dentro di noi il desiderio della santità; 
  formaci veri apostoli di fede; 
  rinforza il nostro amore verso la Chiesa.

Ottienici questa grazia che tanto desideriamo...

O Madre dal volto sfregiato,
nelle tue mani depongo me stesso e tutti i miei cari.
  In Te confido;
  conto sulla tua intercessione presso Tuo Figlio.
  A gloria della Santissima Trinità.
  Amen.

Ave Maria, Ave Maria, Ave Maria.

  Sotto la tua protezione, noi ci rifugiamo,
  o Santa Madre di Dio; 
  e guarda a noi che siamo nella necessità.
  Nostra Signora della montagna luminosa,
prega per noi.




Buona giornata a tutti. :-)
www.leggoerifletto.it


mercoledì 23 novembre 2011

Preghiera alla Madonna di Czestochowa -

  O chiaramontana, Madre della Chiesa,
  con i cori degli angeli e i nostri santi patroni,
  umilmente ci prostriamo presso il tuo trono.
  Da secoli Tu risplendi
  di miracoli e di grazie qui ad Jasna Gòra,
  sede della tua misericordia.

  Guarda i nostri cuori,
  che ti presentano l'omaggio di venerazione e di amore.
  Risveglia dentro di noi il desiderio della santità;
  formaci veri apostoli di fede;
  rinforza il nostro amore verso la Chiesa.
 
  Ottienici questa grazia che tanto desideriamo...
 
  O Madre dal volto sfregiato,
  nelle tue mani depongo me stesso e tutti i miei cari.
  In Te confido;
  conto sulla tua intercessione presso Tuo Figlio.
  A gloria della Santissima Trinità.
  Amen.
 
  Ave Maria, Ave Maria, Ave Maria.
 
  Sotto la tua protezione, noi ci rifugiamo,
  o Santa Madre di Dio;
  e guarda a noi che siamo nella necessità.
  Nostra Signora della montagna luminosa,
 

  Prega per noi.
La città di Czestochowa si adagia a ventaglio su di un falso piano, bagnata dal fiume Warta, lungo la strada che da Katavice porta a Varsavia. È uno dei più importanti centri di culto, e i suoi pellegrinaggi hanno tradizioni che risalgo­no al Trecento.
Il santuario di Jasna Gora si trova sopra una collina di bian­che rocce, nella parte occidentale della città. Per questo ha preso il nome di Jasna Gora, che vuol dire: "Montagna Luminosa". II dipinto della Madonna ha una storia complessa. La tradi­zione narra che sia stato realizzato da San Luca su di un legno che formava il tavolo adoperato per la preghiera e per il cibo dalla sacra famiglia. L'evangelista avrebbe com­posto a Gerusalemme due quadri allo scopo di tramandare l'incomparabile bellezza di Maria. Uno di essi, arrivato in Italia, tuttora è oggetto di culto a Bologna, mentre questo, il secondo, dapprima fu portato a Costantinopoli e deposto in un tempio dall'imperatore Costantino. Successivamente fu donato al principe russo Leone, che prestava servizio nell'esercito romano. Egli trasferì l'inestimabile reliquia in Russia dove, per numerosi miracoli, fu intensamente vene­rata.
Nel corso della guerra intrapresa da Casimiro il Grande, il quadro fu nascosto nel castello di Beltz e finalmente affi­dato ai principe di Opole. Questi, alla vigilia di una dura battaglia contro le truppe tartare e lituane che assediavano Beltz, aveva invocato la sacra immagine e, dopo la sospira­ta vittoria, indicò Maria come Madre e Regina. Si racconta che durante l'assedio un tartaro ferisse con una freccia il bellissimo volto della Vergine dalla parte destra e che, dopo la sacrilega profanazione, una fittissima nebbia, sorta d'improvviso, mettesse in difficoltà gli assedianti. Il principe, approfittando del momento, si gettò con le trup­pe contro il nemico e lo sconfisse. Altri documenti assicurano che, terminata l'amministrazione del principe Ladislao nella Russia, il quadro fu caricato su di un carro con l'intenzione di portarlo nella Slesia ma, con lo stupore di tutti, i cavalli, anche sferzati, non si muo­vevano. Il principe allora ordinò di attaccarne di nuovi, senza però ottenere alcun risultato. Sconvolto, si inginoc­chiò a terra e promise di trasferire la venerata effigie sul colle di Czestochowa nella piccola chiesa di legno. Questi avrebbe poi innalzato una basilica nel medesimo luogo ad onore di Dio onnipotente, della Vergine Maria e di tutti i Santi e, contemporaneamente, realizzato un convento per i frati paolini.
Afferma l'unica cronaca che solo allora i cavalli si misero in viaggio e la miracolosa icona, con grande gioia di tutti, fu deposta nella piccola chiesa di Jasna Gora dove divenne famosa per le numerose grazie.
La storia della taumaturga immagine della Madonna di Czestochowa è stata tramandata da un antico manoscritto, la cui copia del 1474 è custodita nelle raccolte dell'archivio di Jasna Gora.

Buona giornata a tutti. :-)