Visualizzazione post con etichetta Sant'Alfonso Maria de Liguori. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Sant'Alfonso Maria de Liguori. Mostra tutti i post

giovedì 11 aprile 2024

Amore - don Primo Mazzolari

                                                                Amore in ogni parola
che si spegne sul mio labbro;

amore in ogni lacrima solitaria
sparsa nella disperazione impotente
di esistere singolarmente;

amore in ogni desiderio che fugge veloce
verso l'impossibile;

amore in ogni sguardo di bimbo
spensierato e libero;

amore in ogni amarezza che inonda
la mia gola e la mia vita,
arsa dal peso di essere me stesso;

amore in ogni paura di non essere
ciò che vuole l'Altissimo;

amore nella vanità di ogni sforzo sincero;

amore nella dolcezza e nei ricordi
della fanciullezza passata;

amore nella sera grigia
di questo qualsiasi giorno.

Ma al di sopra, e al di dentro
di questo amore voglio la pace
che supera ogni senso.


(don Primo Mazzolari)


Il seme e la spiga

La speranza vede la spiga quando i miei occhi di carne non vedono che il seme che marcisce.


- Primo Mazzolari -



Preghiera per la sera

Eterno Padre, io vi offro oggi tutte le virtù, gli atti,
gli affetti del Cuore del vostro caro Gesù.
Accettateli per me e per i suoi meriti;
concedetemi quelle grazie che Gesù vi domanda per me.
Con questi meriti io vi ringrazio di tante misericordie usatemi.
Con questi soddisfo quello che vi debbo per i miei peccati.
Per questi spero ogni grazia da voi, il perdono,
la perseveranza, il paradiso, 
e sopra tutto il sommo dono del vostro puro amore.
Vedo già che sono io che a tutto pongo impedimento,
ma a ciò ancora voi rimediate.
Io vi prego per amore di Gesù Cristo il quale ha promesso:
Si quid petieritis Patrem in nomine meo, dabit vobis.
Dunque non me lo potete negare. 
Signore, io non voglio che amarvi, 
che donarmi a voi intieramente,
e non vedermi più ingrato come sono stato sinora.
Guardatemi ed esauditemi; 
fate che oggi sia il giorno ch'io tutto mi converta a voi,
per non lasciare mai più d'amarvi.
V'amo, mio Dio, v'amo, bontà infinita; 
v'amo, mio amore, mio paradiso, mio bene, mia vita, mio tutto.
Gesù mio, tutto mio; voi mi volete, io vi voglio.

Sant’Alfonso Maria de’ Liguori


Buona giornata a tutti :-)


seguimi sulla mia pagina YouTube

                                                 https://www.youtube.com/c/leggoerifletto 

martedì 15 agosto 2023

Omaggio nel giorno dell'Assunta in Cielo

Qann’ero ragazzino,
mamma mia me diceva:
Ricordati, fijolo,
quanno te senti veramente solo
tu prova a recità n’Ave Maria.
L’anima tua da sola spicca er volo
e se solleva, come pe’ magìa.
Ormai so’ vecchio, er tempo m’è volato;
da un pezzo s’è addormita la vecchietta,
ma quer consijo nun l’ho mai scordato.
Come me sento veramente solo,
io prego la Madonna benedetta
e l’anima da sola pija er volo!

- Trilussa - 



«Pronuntiamus, declaramus et definimus divinitus revelatum dogma esse: Immaculatam Deiparam semper Virginem Mariam, expleto terrestris vitae cursu, fuisse corpore et anima ad coelestem gloriam assumptam.»
(Pio XII, "Munificentissimus Deus", 1 novembre 1950)


L'Assunzione di Maria, Corrado Giaquinto da Molfetta

Per capire l’Assunzione dobbiamo guardare alla Pasqua, il grande Mistero della nostra Salvezza, che segna il passaggio di Gesù alla gloria del Padre attraverso la passione, la morte e la risurrezione. 

Maria, che ha generato il Figlio di Dio nella carne, è la creatura più inserita in questo mistero, redenta fin dal primo istante della sua vita, e associata in modo del tutto particolare alla passione e alla gloria del suo Figlio. L’Assunzione al Cielo di Maria è pertanto il mistero della Pasqua di Cristo pienamente realizzato in Lei. 

Ella è intimamente unita al suo Figlio risorto, vincitore del peccato e della morte, pienamente conformata a Lui. Ma l’Assunzione è una realtà che tocca anche noi, perché ci indica in modo luminoso il nostro destino, quello dell’umanità e della storia. In Maria, infatti, contempliamo quella realtà di gloria a cui è chiamato ciascuno di noi e tutta la Chiesa.

- papa Benedetto XVI, Angelus, 15 agosto 2012


Maria

Chi ama currit, volat, laetatur. Amare significa correre con il cuore verso l'oggetto amato. 

Ho iniziato ad amare la Vergine Maria prima ancora di conoscerla... le sere al focolare sulle ginocchia materne, la voce della mamma che recitava il rosario. 

 - papa Giovanni Paolo I - 


Giotto,  la visitazione: Incontro di Elisabetta e Maria. Cappella degli Scrovegni, Padova.

[Dio] creò la Vergine Maria, e cioè fece sorgere sulla terra una purezza così intensa da potere, in seno a tanta trasparenza, concentrarsi fino ad apparirvi bambino. Ecco, espressa nella sua forza e nella sua realtà, la capacità che la purezza ha di far nascere il Divino in mezzo a noi.

 Pierre Teilhard de Chardin - 

L'Annunciazione di Simone Martini.  Dalla bocca dell'angelo fuoriesce la scritta in caratteri dorati con la salutazione angelica.


Volto Madonna di Fatima



La Pietà, Michelangelo Buonarroti, Basilica di San Pietro, Roma

Preghiera a Maria Regina - Sant'Alfonso Maria de' Liguori

O Madre del mio Dio e mia Signora Maria,
mi presento a Te che sei la Regina del Cielo e della terra
come un povero piagato davanti ad una potente Regina.

Dall'alto trono dal quale tu siedi, non sdegnare,
Ti prego, di volgere gli occhi su di me, povero peccatore.

Dio Ti ha fatta così ricca per aiutare i poveri
e Ti ha costituita Madre di Misericordia
affinché Tu possa confortare i miserabili.
Guardami dunque e compatiscimi.

Guardami e non mi lasciare se non dopo avermi trasformato
da peccatore in Santo.

Mi rendo conto di non meritare niente, anzi, per la mia ingratitudine dovrei essere privato di tutte le grazie che per tuo mezzo ho ricevuto dal Signore; ma Tu che sei la Regina di Misericordia non cerchi i meriti, bensì le miserie per soccorrere i bisognosi. Chi è più povero e bisognoso di me?

O Vergine sublime, so che Tu, oltre ad essere la Regina dell'universo, sei anche la mia Regina. Voglio dedicarmi completamente ed in modo particolare al tuo servizio, affinché Tu possa disporre di me come Ti piace. Perciò Ti dico con San Bonaventura: "O Signora, mi voglio affidare al tuo potere discreto, perchè Tu mi sostenga e governi totalmente.
Non mi abbandonare". Guidami Tu, Regina mia, e non lasciarmi solo. Comandami, utilizzami a Tuo piacere, castigami quando non Ti ubbidisco, poiché i castighi che mi verranno dalle Tue mani mi saranno salutari.

Ritengo più importante essere tuo servo piuttosto che signore di tutta la terra. "Io sono tuo: salvami". O Maria, accoglimi come tuo e pensa a salvarmi. Non voglio più essere mio, mi dono a Te.
Se nel passato Ti ho servito male ed ho perduto tante belle occasioni per onorarti, in avvenire voglio unirmi ai tuoi servi più innamorati e fedeli.
No, non voglio che da oggi in poi qualcuno mi superi nell'onorarti e nell'amarti, mia amabilissima Regina. Prometto e spero di perseverare così, con il tuo aiuto. Amen.

(Sant'Alfonso Maria de Liguori)


Ecco: la vergine  concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele.

- Libro di Isaia  -



Preghiera della notte a Maria

Madre, fa bene pregare dinanzi la tua dolce immagine!
Quando in ginocchio, gli occhi fissi su di te, tu mi parli, io comprendo il tuo soave linguaggio,
Poi sento che mi viene da piangere, senza sapere il perché.
Ma, intanto, sono felice... Quando dico che ti amo,
quando il mio sguardo cerca e trova il tuo;
Attraverso le vetrate, nel momento che la pallida luna,
ci illumina con il suo raggio diafano;
Quando, lontano, tutto si assopisce nelle braccia della natura triste;
quando il silenzio scende al calar delle ombre,
la mia anima, allora, si eleva sino a te, tranquilla e pura
ed io sento che la felicità mi invade dolcemente.
Madre, quando verrà la mia ultima ora, simile alla corolla
che si china su di te, questa notte, sul tuo altare,
Oh! Volgere il mio sguardo verso la tua dolce aureola,
e addormentarmi... addormentarmi... nel tuo seno materno.

Félix Anizam

"Le rose del mio vecchio giardino"
Editore dei "Rayons" - 1934




Buona festa dell'Assunta a tutti. :-)
www.leggoerifletto.it

sabato 30 ottobre 2021

Preghiera al Santo Nome di Maria - Sant’Alfonso Maria de’ Liguori

 O potente Madre di Dio e Madre mia Maria,

è vero che non sono degno neppure di nominarti,
ma Tu mi ami e desideri la mia salvezza.

Concedimi, benché la mia lingua sia immonda,
di poter sempre chiamare in mia difesa
il tuo santissimo e potentissimo nome,
perché il tuo nome è l’aiuto di chi vive e la salvezza di chi muore.

Maria purissima, Maria dolcissima, concedimi la grazia
che il tuo nome sia da oggi in poi il respiro della mia vita.
Signora, non tardare a soccorrermi ogni volta che Ti chiamo,
poiché in tutte le tentazioni e in tutte le mie necessità
non voglio smettere di invocarti ripetendo sempre: Maria, Maria.

Così voglio fare durante la mia vita
e spero particolarmente nell’ora della morte,
per venire a lodare eternamente in Cielo il tuo amato nome:
“O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria”.

Maria, amabilissima Maria,
che conforto, che dolcezza, che fiducia, che tenerezza
sente l’anima mia anche solo nel pronunciare il tuo nome,
o soltanto pensando a Te!
Ringrazio il mio Dio e Signore che Ti ha dato per mio bene
questo nome così amabile e potente.

O Signora, non mi basta nominarti qualche volta,
voglio invocarti più spesso per amore;
voglio che l’amore mi ricordi di chiamarti ad ogni ora,
in modo tale da poter esclamare anch’io insieme a Sant’Anselmo:
“O nome della Madre di Dio, tu sei l’amore mio!”.

Mia cara Maria, mio amato Gesù,
i vostri dolcissimi Nomi vivano sempre nel mio ed in tutti i cuori.
La mia mente si dimentichi di tutti gli altri,
per ricordarsi solo e per sempre di invocare i vostri Nomi adorati.

Mio Redentore Gesù e Madre mia Maria,
quando sarà giunto il momento della mia morte,
in cui l’anima dovrà lasciare il corpo,
concedetemi allora, per i vostri meriti,
la grazia di pronunciare le ultime parole dicendo e ripetendo:
“Gesù e Maria vi amo, Gesù e Maria vi dono il cuore e l’anima mia”.

(Sant’Alfonso Maria de’ Liguori)




Mi imbattei nella riproduzione della Vergine di Wladimir. L'effetto su di me fu immediato. Mi trovai davanti a una persona viva che mi parlava, i suoi occhi mi parlavano. Lessi in quello sguardo che da allora non ha cessato di osservarmi tutti i rimproveri dell'amore e una compassione quasi sovrumana. Se qualcuno poteva comprendermi era lei. 
Mi sembrò che tenendo il suo bimbo nelle braccia essa considerasse l'umanità e domandasse in silenzio: «Che cosa gli farete?». 
Come se non lo sapesse... lei lo sapeva anche troppo e da lì nasceva quella insondabile tristezza che tuttavia non escludeva l'amore. Richiusi il libro. 
La mia vita non cambiò, ma l'incancellabile immagine non mancò di agire col tempo, come ha agito su migliaia di uomini e donne. Perché è così difficile parlare della santa Vergine? Ciò che si scrive di lei resta penosamente al disotto dell'argomento. Se potessimo alzare una diga contro il torrente di luoghi comuni che tanti scrittori di tutti i tempi hanno ripetuto per parlare di lei! A tal punto che una certa forma di sincerità sembra impossibile e che quello con cui la sostituiamo è solo psittacismo. 
San Bernardo ha detto l'essenziale. Dante ha tentato di far esplodere il linguaggio umano per costringerlo a dire l'indicibile: «Figlia del tuo figlio». 
I Vangeli devono bastare, il resto si impara con l'esperienza della vita e della preghiera. 
Tuttavia ciò che mi ha meglio istruito a proposito del potere di Maria è il silenzio dei protestanti e la loro ostilità dichiarata al culto e alla venerazione che noi le riserviamo. Per loro esso costituisce una forma di idolatria perché ha come oggetto una creatura e non è raro sentirli dire che noi adoriamo la santa Vergine; il che è falso perché si adora solo Dio, ma il pregiudizio è solido e resiste. 
Per quanto mi riguarda io so che non si chiama mai invano colei cui il Cristo ha affidato la nostra umanità e, quando ho detto questo, ho detto tutto.

- Julien Green -




La Theotokos di Vladimir , nota anche come Madre di Dio della tenerezza, Madonna di Vladimir o Vergine di Vladimir è una delle icone ortodosse più venerate e famose al mondo ed è un tipico esempio di iconografia bizantina. La Theotokos (termine greco che significa "Madre di Dio") è considerata la protettrice della Russia. 
L'icona è conservata nella Galleria Tret'jakov di Mosca. La Chiesa Ortodossa la festeggia il 3 giugno ed il 26 agosto. 





Buona giornata a tutti :-)


seguimi sulla mia pagina YouTuBe


venerdì 14 maggio 2021

Preghiera al Santo Nome di Maria - Sant’Alfonso Maria de’ Liguori

O potente Madre di Dio e Madre mia Maria,
è vero che non sono degno
neppure di nominarti,
ma Tu mi ami
e desideri la mia salvezza.

Concedimi, benché la mia lingua sia immonda,
di poter sempre chiamare in mia difesa
il tuo santissimo e potentissimo Nome,
perché il tuo nome è l’aiuto
di chi vive e la salvezza di chi muore.

Maria purissima,
Maria dolcissima,
concedimi la grazia
che il tuo nome sia da oggi in poi
il respiro della mia vita!

Signora, non tardare a soccorrermi
ogni volta che Ti chiamo,
poiché in tutte le tentazioni
e in tutte le mie necessità
non voglio smettere di invocarti
ripetendo sempre: Maria, Maria!

Maria, amabilissima Maria,
che conforto, che dolcezza, che fiducia,
che tenerezza sente l’anima mia
anche solo nel pronunciare il tuo nome,
o soltanto pensando a Te!
Amen.

(Sant’Alfonso Maria de’ Liguori)



“Al termine della preghiera, tu dici: Amen, sottoscrivendo con l’Amen, che significa - Cosi sia -, tutto ciò che è contenuto nella preghiera, insegnata da Dio”. 

- san Cirillo di Gerusalemme -



"L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore!"

In questo inno diviene manifestato che Dio manda all'aria tutti i nostri criteri di giudizio,
innalza in noi proprio ciò che è di scarsa valore e sazia in noi ciò che ha fame.

- Anselm Grun -
       


























“Dietro ai modi diversi di concepire la liturgia ci sono modi diversi di concepire la Chiesa, 
dunque Dio e i rapporti dell’uomo con Lui. 
Sono convinto che la crisi ecclesiale, in cui oggi ci troviamo, 
dipenda in gran parte dal crollo della liturgia”.

- Papa Benedetto XVI - 




Molti aspettano segni dal cielo. Alcuni hanno il perenne prurito di essere confermati da visioni e messaggi. Ma è forse poco quello che stiamo vivendo? Può esservi segno più grande di quello che ci viene dato in Colui che è il capo della Chiesa sulla terra? Può esservi terremoto peggiore? Forse il Signore parla soltanto quando lancia fulmini ed incenerisce i nemici? Non dobbiamo attendere una giustizia cinematografica, almeno finché la barca non sia giunta all'approdo. Dobbiamo invece incenerire noi i nemici, con una fede granitica, con una conversione sincera, con il desiderio di conformarci alla volontà di Dio, con la preghiera umile e perseverante, innanzitutto per quanti sono posti al servizio della Chiesa e per coloro che, pur essendo dei nostri, agiscono contro di noi. La vittoria che ha sconfitto il mondo è la fede. Lasciamo i messaggi (se non quelli dei mistici beatificati e canonizzati, per nostro conforto) e prendiamo in mano il Catechismo della Chiesa Cattolica e la corona del Rosario.

- Don Antonio Ucciardo -

Buona giornata a tutti. :-)


iscriviti al mio canale YouTube

venerdì 26 marzo 2021

Meditazioni sulla Passione di Gesù Cristo - Sant'Alfonso Maria de Liguori

Non v'è mezzo che possa maggiormente accenderci del divino amore, quanto il considerar la Passione di Gesù Cristo. 
Dice S. Bonaventura che le piaghe di Gesù Cristo, per esser piaghe d'amore, son dardi che feriscono i cuori più duri, e fiamme che accendono le anime più gelate: O vulnera corda saxa vulnerantia et mentes congelatas inflammantia! 
Un'anima che crede e pensa alla Passione del Signore, è  impossibile che l'offenda e che non l'ami, anzi non impazzisca d'amore, vedendo un Dio quasi impazzito per amor nostro: Vidimus Sapientiam amoris nimietate infatuatam (S. Laur. Iustin.).Quindi dice l'Apostolo che i Gentili, in sentir predicare la Passione di Gesù crocifisso, la credevano una pazzia: Praedicamus Christum crucifixum, Iudaeis quidem scandalum, Gentibus autem stultitiam (I Cor. I, 23). 
E com'è possibile, essi diceano, che un Dio onnipotente e felicissimo qual è, abbia voluto morire per le sue creature? Ah Dio innamorato degli uomini, e com'è possibile, diciamo noi che ci crediamo, che una tanta bontà ed un tanto amore resti dagli uomini così mal corrisposto? Suol dirsi che amor con amor si paga: ma il vostro amore con quale amore potrà mai pagarsi? bisognerebbe che un altro Dio morisse per voi per compensare l'amore che ci avete portato in morire per noi. O croce, o piaghe, o morte di Gesù, voi troppo mi stringete ad amarlo. O Dio eterno, o amabile infinito, io v'amo e voglio vivere solo per voi, solo per darvi gusto. Ditemi quel che da me volete, ché io tutto lo voglio fare.

(Sant'Alfonso Maria de Liguori, Meditazioni sulla Passione di Gesù Cristo per ciascun giorno della settimana)




Caravaggio, Ecce homo

I capelli ravviati spesso, diventeranno lisci e non presenteranno difficoltà a pettinarsi quando si vuole. L'anima la quale esamina spesso i suoi pensieri, le sue parole e le sue opere, che sono i suoi capelli, facendo ogni cosa per amore di Dio, avrà i suoi capelli molto lisci. 
Lo Sposo le guarderà il collo, ne rimarrà rapito e piagato in uno dei suoi occhi, cioè nella purezza di intenzione con cui ella opera in ogni azione. 
Se vogliamo che i capelli diventino lisci, si deve cominciare a pettinarli dalla sommità della testa; se vuoi che le azioni siano pure e limpide, queste devono prendere inizio dal punto piú alto dell'amore di Dio. 

- San Giovanni della Croce -
Da Spunti di amore









Buona giornata a tutti. :-)














lunedì 22 marzo 2021

‎ Davanti al SS Sacramento - Sant’Alfonso Maria de Liguori

Signor mio Gesù Cristo, che per l'amore che portate agli uomini ve ne state notte e giorno in questo Sacramento tutto pieno di pietà e d'amore, aspettando, chiamando ed accogliendo tutti coloro che vengono a visitarvi; io vi credo presente nel Sacramento dell'altare; vi adoro dall'abisso del mio niente, e vi ringrazio di quante grazie mi avete fatte, specialmente di avermi donato voi stesso in questo Sacramento, d'avermi data per avvocata la vostra santissima Madre Maria e d'avermi chiamato a visitarvi in questa chiesa.

Io saluto oggi il vostro amantissimo Cuore, ed intendo salutarlo per tre fini: prima in ringraziamento di questo gran dono. Secondo per compensarvi tutte le ingiurie che avete ricevute da tutti i vostri nemici in questo Sacramento. Terzo intendo con questa visita adorarvi in tutti i luoghi della terra, dove voi sacramentato ve ne state meno riverito e più abbandonato.

Gesù mio, io v'amo con tutto il cuore. Mi pento d'avere per lo passato tante volte disgustata la vostra bontà infinita. Propongo colla grazia vostra di più non offendervi per l'avvenire; ed al presente miserabile qual sono io mi consacro tutto a voi, vi dono e rinunzio tutta la mia volontà, gli affetti, i desideri e tutte le cose mie.

Da oggi avanti fate voi di me e delle mie cose tutto quello che vi piace. Solo vi cerco e voglio il vostro santo amore, la perseveranza finale e l'adempimento perfetto della vostra volontà. Vi raccomando le anime del purgatorio, specialmente le più devote del SS. Sacramento e di Maria santissima.

Vi raccomando ancora tutti i poveri peccatori. Unisco infine, Salvatore mio caro, tutti gli affetti miei cogli affetti del vostro amorosissimo Cuore e così uniti gli offerisco al vostro Eterno Padre e lo prego in nome vostro che per vostro amore gli accetti e gli ­­ esaudisca.

(Sant’Alfonso Maria de Liguori)
 
 
Chi medita spesso i novissimi, cioè la morte, il giudizio e l'eternità dell'inferno e del paradiso,
 non cadrà in peccato; ma queste verità non si vedono con gli occhi,
solamente si vedono colla mente.
- Sant'Alfonso Maria de Liguori -
 

Il mondo odia i servi di Dio

"Chi ama Gesù Cristo con vero amore ben si rallegra quando si vede trattato dal mondo come fu trattato Gesù Cristo, che dal mondo fu odiato, vituperato e perseguitato, sino a farlo morir di dolore appeso ad un patibolo di obbrobrio. Il mondo è tutto contrario a Gesù Cristo, e perciò odiando Gesù Cristo odia tutti i servi suoi. Quindi il Signore animava i suoi discepoli a soffrir con pace le persecuzioni del mondo, dicendo loro, che avendo essi lasciato il mondo non poteano non essere odiati dal mondo [...] Or siccome gli amanti di Dio sono odiosi al mondo, così il mondo deve essere odioso a chi ama Dio. [...] Il nostro Salvatore avendoci chiamati al suo amore vuole che ci rendiamo superiori alle promesse del mondo ed alle sue minacce. Vuole che non facciamo più conto né delle sue censure né delle sue approvazioni. Bisogna pregare Dio che ci faccia scordare affatto del mondo e ci faccia rallegrare quando vediamo che il mondo ci ributta. Non basta poi per essere tutto di Dio abbandonare il mondo, ma bisogna desiderare che il mondo ci abbandoni e si scordi affatto di noi. Alcuni abbandonano il mondo, ma non lasciano poi di voler esser lodati dal mondo, almeno per averlo abbandonato; costoro nutrendo ancora il desiderio di essere stimati dal mondo, fanno che in essi viva ancor il mondo. Siccome poi il mondo odia i servi di Dio, e perciò odia i loro buoni esempi e massime sante; così bisogna che noi odiamo tutte le massime del mondo. [...] il mondo non ha altro fine che il proprio interesse e piacere; e così non può accordarsi con coloro che cercano di piacere solo a Dio".
da "Riflessioni Divote" S. Alfonso M. de' Liguori
                                                                                                                                                                      





























Buona giornata a tutti. :-)


seguimi sulla mia pagina YouTube

sabato 1 agosto 2020

L'amore di Cristo - Sant'Alfonso Maria de' Liguori

Tutta la santità e la perfezione di un'anima consiste nell'amar Gesù Cristo nostro Dio, nostro sommo bene e nostro Salvatore. La carità è quella che unisce e conserva tutte le virtù che rendono l'uomo perfetto.
Forse Iddio non si merita tutto il nostro amore? Egli ci ha amati sin dall'eternità. «Uomo, dice il Signore, considera ch'io sono stato il primo ad amarti. Tu non eri ancora al mondo, il mondo neppure v'era ed io già t'amavo. Da che sono Dio, io t'amo». Vedendo Iddio che gli uomini si fan tirare dà benefici, volle per mezzo de' suoi doni cattivarli al suo amore. Disse pertanto: «Voglio tirare gli uomini ad amarmi con quei lacci con cui gli uomini si fanno tirare, cioè coi legami dell'amore». Tali appunto sono stati i doni fatti da Dio all'uomo. Egli dopo di averlo dotato di anima colle potenze a sua immagine, di memoria, intelletto e volontà, e di corpo fornito dei sensi, ha creato per lui il cielo e la terra e tante altre cose tute per amor dell'uomo; acciocché servano all'uomo, e l'uomo l'ami per gratitudine di tanti doni.
Ma Iddio non è stato contento di donarci tutte queste belle creature. Egli per cattivarsi tutto il nostro amore è giunto a donarci tutto se stesso. L'Eterno Padre è giunto a darci il suo medesimo ed unico Figlio. Vedendo che noi eravamo tutti morti e privi della sua grazia per causa del peccato, che fece? Per l'amor immenso, anzi, come scrive l'Apostolo, per il troppo amore che ci portava, mandò il Figlio diletto a soddisfare per noi, e così renderci quella vita che il peccato ci aveva tolta.
E dandoci il Figlio (non perdonando al Figlio per perdonare a noi), insieme col Figlio ci ha donato ogni bene: la sua grazia, il suo amore e il paradiso; poiché tutti questi beni sono certamente minori del Figlio: «Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui?» (Rm 8, 32).

Dalla «Pratica di amare Gesù Cristo» di sant'Alfonso Maria de' Liguori, vescovo  (Cap. 1, 1-5) 




Un pensiero di sant'Alfonso nell'anniversario della sua proclamazione a Dottore Zalantissimo della Chiesa (23 marzo 1871).

«Parlando dei Greci, la loro pace poco durò; poiché giunti in Grecia, specialmente per opera dello scellerato Marco di Efeso, ritornarono al vomito. Ma presto fu loro sovra il castigo di Dio; mentre nell'anno 1453 da Maometto II fu presa Costantinopoli per assalto, e da lui fu abbandonata al sacco ed all'eccidio; onde i soldati uccisero senza pietà quanti lor si pararono dinanzi, demolirono gli altari, profanarono i monasterj, e spogliarono i cittadini di tutti i loro beni. Così cadde il trono d'oriente, dopo aver durato più di undici secoli con tanto splendore. E sin d'allora sono rimasti i greci ostinati ne' loro errori, e sieguono ad esser tali, vivendo schiavi infelici de' medesimi turchi. Ed ecco che quella fioritissima chiesa, che diede al mondo gli Atanasj, i Grisostomi, i Gregorj, i Basilj e tanti altri dottissimi personaggi che illuminarono il mondo, ora giace avvilita e dissipata; mentre alle virtù son succeduti i vizj ed alla scienza l'ignoranza. In somma la Grecia, dopo essere stata la madre de' santi e de' dottori della Chiesa, per essersi separata dalla Sede Romana, è caduta in una deplorabile barbarie ed in una misera schiavitù»

(da Storie delle Eresie, cap. IX, art. 2, 31)


«Madre di misericordia, poiché sei così compassionevole, poiché hai tanto desiderio di fare del bene a noi miserabili e di accontentare le nostre domande, io, il più misero di tutti gli uomini, ricorro oggi alla tua pietà, affinché tu mi conceda ciò che ti chiedo. 
Che gli altri ti domandino quel che vogliono: la salute del corpo, guadagni e vantaggi materiali; io ti chiedo, Signora, quelle cose che tu desideri da me, che più sono conformi e gradite al tuo sacro cuore. 
Tu fosti così umile; ottienimi dunque l’ umiltà e l’ amore degli scherni. 
Tu fosti così paziente nelle pene di questa vita; ottienimi la pazienza nelle contrarietà. 
Tu fosti tutta piena d’ amore verso Dio; ottienimi il dono del santo e puro amore. 
Tu fosti tutta carità verso il prossimo; ottienimi la carità verso tutti, particolarmente verso quelli che mi sono nemici. 
Tu fosti tutta unita alla volontà divina; ottienimi una totale conformità a tutto quello che Dio dispone per me. 
Tu insomma sei la più santa fra tutte le creature; Maria, fammi santo».

























Buona giornata a tutti. :-)


domenica 22 dicembre 2019

Santa Maria, donna gestante - don Tonino Bello

Santa Maria, donna gestante, 
grazie perché, se Gesù l'hai portato nel grembo nove mesi, 
noi ci stai portando tutta la vita. 
Donaci le tue fattezze. 
Modellaci sul tuo volto. 
Trasfondici i lineamenti del tuo spirito.
Perché, quando giungerà per noi il dies natalis, 
se le porte del Cielo ci si spalancheranno dinanzi senza fatica, 
sarà solo per questa nostra, sia pur pallida, 
somiglianza con te.

(don Tonino Bello)



Molti cristiani sogliono per lungo tempo avanti preparare nelle loro case il presepe per rappresentare la nascita di Gesù Cristo; ma pochi sono quelli che pensano a preparare i loro cuori, affinché possa nascere in essi e riposarsi Gesù Cristo. 
Tra questi pochi però vogliamo essere ancora noi, acciocché siamo fatti degni di restare accesi di questo felice fuoco, che rende le anime contente in questa terra e beate nel cielo." 

(s. Alfonso Maria de' Liguori, Novena del Santo Natale, 1758) 



Preghiera a Maria, Vergine dell’attesa

Vergine dell'Annunciazione,
rendici, ti preghiamo,
beati nella speranza,
insegnaci la vigilanza del cuore,
donaci l'amore premuroso della sposa,
la perseveranza dell'attesa,
la fortezza della croce.
Dilata il nostro spirito
perché nella trepidazione
dell'incontro definitivo
troviamo il coraggio di rinunciare
ai nostri piccoli orizzonti
per anticipare, in noi e negli altri,
la tenera e intima familiarità di Dio.
Ottienici, Madre, la gioia di gridare
con tutta la nostra vita:
"Vieni, Signore Gesù, vieni, Signore
che sei risorto,
Vieni nel tuo giorno senza tramonto
per mostrarci finalmente
e per sempre il tuo volto"

- Card. Carlo Maria Martini - 






Buona attesa.. vigiliamo ... il Salvatore sta arrivando  :-)

Stefania